mercoledì 20 novembre 2024

🤍 Trecento danze

Autrice: Giulia Calligola
Pagine: ‎ 399 pagine

                                                         🤍🤍🤍🤍🤍🤍/5
La trama:

Eckhard, guardia carceraria, gestisce il braccio dei condannati a morte nella città di Castra Nova, nel freddo nord d'Euronia. Una tempesta di neve minaccia i giorni di fine inverno dell'anno 1180 e.R., quando gli viene consegnato un detenuto imbavagliato, il sangue che gli cola dal mento. Ha sfigurato una guardia, dicono. È irrecuperabile. Eppure quello, con gli occhi, gli sorride. Ed Eckhard sa di non avere scampo.
Il tempo scorre implacabile. Solo pochi giorni per trovare un contatto con Caesar, l’assassino ossessionato dal culto delle lune e dai corvi, e scegliere se farsi recettore di tutti i suoi peccati. Un compito che Eckhard non si aspettava di ricevere, ma che sente di dover assolvere: per la redenzione di un condannato a morte e, forse, anche per la propria.

Un assassino, una biografia maledetta e un corvo cieco: i tre componenti che cambieranno la vita di un uomo e metteranno in discussione tutte le sue convinzioni su religione, giustizia e colpevolezza. Ma che faranno anche nascere un'amicizia impossibile e immortale.

IL ROMANZO
Trecento Danze è un romanzo dark fantasy di stampo introspettivo e filosofico, incentrato sui temi della giustizia sociale, dell'incontro tra religioni, della colpevolezza e della ricerca di redenzione. Per le tematiche affrontate e le atmosfere rappresentate, si consiglia la lettura a un pubblico consapevole.

LA BELLEZZA DEL VUOTO
Trecento Danze si colloca nello stesso universo de La Bellezza del Vuoto, della stessa autrice. La lettura preventiva non è necessaria. Questo romanzo è costruito come un autoconclusivo a sé stante e può essere letto anche dai lettori che si approcciano alla serie per la prima volta.Che cosa si potrà mai dire di un libro perfetto?

La recensione: 

Giulia Calligola è sempre una certezza, oltre che una grafica appassionata è un'autrice, scrittrice, 
fenomenale.
Riesce a calarti in qualsiasi tipo di ambientazione lei voglia, creando un atmosfera unica.
Trecento danze è un libro autoconclusivo, che può essere letto in autonomia, ma sarebbe il seguito di ''La bellezza del vuoto''.
Li ho entrambi in libreria, ma ho iniziato a leggere prima questo e devo dire che non ho avuto difficoltà a raccapezzarmi.
Il racconto è decisamente dark, ma un dark 'sano'.
E` un libro veloce e interessante, ma anche riflessivo e a tratti commoventi per le tematiche trattate e la sua crudezza.
Non starò a commentare la scrittura perché l'ho già definita eccezionale in svariate occasioni.
Ho avuto la fortuna di leggere il libro mentre era in stesura e sono rimasta colpita dalla chiarezza delle idee di Giulia, dalla pulizia della scrittura e dalla quasi mancanza di refusi: la sua bozza avrebbe potuto tranquillamente essere il manoscritto pronto per la stampa (temo che il suo editor si annoi parecchio nel fare il suo lavoro, perché il grosso è già fatto dalla stessa autrice😅).
Persone come lei danno speranza a chi, come me, legge spesso autori self, ma ne rimane delusa per a poca cura di refusi, impaginazione, copertina.
Ovvio che gioca in casa, occupandosi lei per lavoro della parte estetica, ma la dedizione che mette nell'assicurarsi che ogni parola sia al posto giusto è una perla rara.
Non intendo fare una recensione sulla storia perché è perfetta, leggete la trama e se vi intriga, sappiate che non vi deluderà.

🤍 Sussurri. I fantasmi di Ca' Ligo

Autrice: Elisa Cappelli
Pagine: 421


                                                               🤍🤍🤍🤍🤍/5

Trama:


Morgan ha sempre creduto che l’amore eterno fosse possibile, ma solo nella morte. Per questo, ora che è un fantasma, è alla ricerca della sua anima gemella.

Agatha, diciassette anni, è appena arrivata dal Sudafrica, per stare con la mamma e prendere la maturità in Italia. È bella, spigliata e gentile, ma la paura di non integrarsi e di rimanere sola la spingono a essere troppo disponibile, anche quando ne soffre.

Un giorno, in un McDonald’s, l’inconsapevole Agatha passa attraverso il corpo inconsistente di Morgan e le loro anime si fondono, stabilendo un legame. Agatha non sa dire cosa sia successo, ma per un istante, le sembra che ogni suo vuoto si riempia e quel senso di abbandono, che porta sempre nel cuore, scompare. In quell’attimo, Morgan ha sensazioni così forti da credere di essere di nuovo vivo. Le sue emozioni risuonano con la solitudine profonda provata dalla ragazza, che riconosce come la sua anima gemella. Folgorato, Morgan inizia a seguirla e, a scuola, sussurra, alla professoressa di arte, di assegnare ad Agatha una ricerca su Ca’Ligo, l’antica villa veneta in cui lui è vissuto e dove riuscirà a rendersi visibile alla ragazza. Dovrà farla innamorare prima che la luce dell’Oltre venga a reclamarlo o tutto sarà perduto. Riuscirà il bad ghost a realizzare il suo sogno d’amore e morte?

Intanto, Ca’Ligo è sempre più infestata di fantasmi e ciascuno di loro ha un motivo preciso per essere lì.

 
Recensione:

Voglio essere onesta il più possibile: 
Ho iniziato a leggere questo libro e da subito ho avuto qualche riserva, tanto che ho scritto l'autrice chiedendole di fare un'ultima revisione, per essere certa dell'assenza di refusi. 
Inoltre, inizialmente, alcune scelte riguardo alla caratterizzazione di un personaggio,
mi hanno lasciata un attimo perplessa e non ero certa che si sarebbe riusciti a contestualizzare la cosa. 
Non mi capacitavo di come un'anima passata a miglior vita così giovane, potesse utilizzare, seppure anni dopo, un linguaggio tanto scurrile; fortunatamente si approfondisce il discorso dell'anima che temevo rimanesse invece superficiale, dando una spiegazione a questa sfumatura caratteristica del personaggio. 
Detto questo reputo il libro un 5 stelle perché mi è rimasto. 
Mi è rimasto veramente tanto e ci ho pensato molto dopo averlo finito. 
La caratterizzazione dei personaggi è fantastica: ci fa affezionare e ci porta direttamente nella loro famiglia un po' stravagante. 
Le descrizioni dei luoghi danno un'idea ben chiara di dove siamo e riescono a trasmettere l'atmosfera giusta. 
La parte di me più curiosa e amante del mistero e, in generale, di tutto ciò che è stato abbandonato come chiese sconsacrate, case, parchi giochi, è inevitabilmente attratta da Ca Ligo, (che nella parte finale del libro verrà anche specificato dove sia e come si chiami realmente) e se potessi mollerei tutto solo per andare a vedere i luoghi e la casa che hanno ispirato l'autrice. 
Ha trattato un argomento, anzi argomenti, molto complessi che poteva anche dividere l'opinione pubblica perché certe cose non sono solo bianche o solo nere; ma lei ha deciso di utilizzare tutte le sfumature di grigio partendo dal colore degli occhi del protagonista. ❤️
Non c'è nulla di forzato all'interno della storia e ritengo che sia stata usata una delicatezza incredibile. 
È un libro adatto a ogni fascia d'età è pulito scorrevole ironico molto simpatico e molto profondo nella sua leggerezza.
Pulito ma con un linguaggio talvolta sboccato, nulla che i giovani non usino già.
Fiera e orgogliosa di aver conosciuto l'autrice grazie alla collaborazione.
Mi auguro di leggere altro di suo.
 S.

giovedì 7 novembre 2024

🤍L'incanto della luna rossa


🤍🤍🤍1/2 /5

Copertina flessibile: ‎ 250 pagine


TRAMA:


Una storia nella quale si intrecciano avventura e magia e che nasce da un lontano passato di sofferenza, trovando il suo epilogo in una piccola valle, creduta dai più insignificante ed estranea a notevoli avvenimenti, ma che invece si rivelerà il fulcro di un’epica avventura. E questo grazie alla presenza di un menhir, attraverso cui potenti energie daranno vita a un antico rito; un rito nefasto, con il quale i protagonisti dovranno inevitabilmente fare i conti.
Cosa è successo ad Anja? Chi è quella vecchia megera comparsa dal nulla? Una pestilenza e strani avvistamenti; c’è una regia dietro questi eventi?
Tutte domande alle quali Wick, eroe sospeso tra due popoli, quello degli uomini e quello dei Lemmick, dovrà rispondere sbrogliando una matassa intricata. Tra viaggi, fulminee scene di combattimento e repentini cambi di fronte, egli, nello svelare l’arcano che si cela dietro questi avvenimenti, troverà risposte relative al proprio passato, rievocando eventi, immagini e sensazioni sepolti da tempo nella sua mente.
Non il classico scontro tra buoni e cattivi, ma qualcosa di più complesso e sfaccettato che metterà il lettore nella condizione di immedesimarsi in entrambi e, forse, anche in difficoltà nel distinguere chiaramente tra il bene e il male.


RECENSIONE:

Libro letto in collaborazione con l'autore.
La storia è scritta bene, con un linguaggio semplice, chiaro, lineare e senza fronzoli.
Destinato un pubblico eterogeneo di adulti e ragazzi.
Per chi dice che il fantasy italiano, se mai sia esistito, è morto: mi permetto di dissentire.
Il 'mattone' di 1000 pagine, non necessariamente avrà qualcosa da farsi invidiare da questo libro di 250, perché qui l'autore riesce a inserire tutto quello che serve a una storia per funzionare.
Abbiamo una sorta di viaggio dell'eroe che può dirti concluso come è iniziato.
Abbiamo dei bambini tra i personaggi principali e questo è il motivo per cui reputo la lettura adatta anche a chi si sta avvicinando al genere.
C'è un'antagonista, perché non mi sento di chiamarlo 'il cattivo', perché in questo libro il confine tra bene e male è sottile e metterà alla prova il giudizio del lettore.
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, come anche le descrizioni degli ambienti.


La definizione di fantasy puro è questa, il fatto che sia senza fronzoli e non si perda in cose inutili al racconto, al viaggio, alla missione.
Se vi aspettate una componente romance o di qualsiasi altro tipo rimarrete delusi, ma a quel punto vi consiglierei un volume più vicino al vostro genere preferito.


Credo che questo volume abbia molto da insegnare e molte cose siano concettuali, se pur espresse con semplicità.


Ringrazio l'autore per questa possibilità e per averci mandato il cartaceo autografato del suo romanzo.
Grazie Andrea

🤍Il figlio del male


🤍🤍🤍🤍/5
Genere: Erotico. Dark romance con trigger warning

Lunghezza stampa: ‎ 462 pagine




TRAMA e AVVERTENZE:


Questo libro non è per i moralisti né per chi cerca consolazione. Ti scandalizzerà, ti farà arrabbiare, forse ti farà schifo o forse ti piacerà più di quanto tu sia disposto ad ammettere.
Hai davvero il coraggio di andare fino in fondo?

TRAMA:

Mi chiamo Ambriel Mary Fulger e vi chiedo scusa per quello che andrete a leggere in questa tesiAvevo conosciuto “Il Figlio del Male” prima ancora che venisse catturato. Mi aveva osservata, studiata e minacciata, riuscendo a farla franca ogni volta. Io dovevo conoscerlo, scoprire perché mi avesse inseguita ma mai uccisa. Dovevo capire cosa si nascondesse dietro quell’aspetto innocente, quasi angelico.

Riuscii a intervistarlo.
Mi permise di scrivere la sua storia, scavando nel suo passato, fino a prima che i semi del male germogliassero.
Ero andata nei posti in cui si diceva avesse commesso i crimini, ero entrata in stanze e scantinati che, secondo la polizia, in altri momenti, non erano stati altro che mattatoi e, mentre ripercorrevo i suoi omicidi, l’aria intorno a me pareva trasformarsi in una nube tossica che voleva soffocarmi.
Lui mi aveva dato la caccia, ma io mi ero intrappolata con le mie stesse mani.
Eppure, avrei dovuto capirlo…
Fin da bambina, avevo compreso di poter percepire le emozioni umane e, quando mi ero trovata faccia a faccia con l’animo oscuro di quel ragazzo, mi ero resa conto di non poter sentire le sue.
Kyan Isador, invece, poteva controllare la mente di chiunque… eccetto la mia.

Mi chiamo Ambriel Mary Fulger e, se questa storia è una condanna o una liberazione, lo lascio decidere a voi. Sappiate, però, che una volta entrati in questo mondo, non potrete più uscirne. Così come io non sono più riuscita a fuggire da lui.

Un’anima forgiata per portare alla distruzione di tutto ciò che era sempre esistito contro una ragazza pura e docile.
L’emblema del male e la verginità.
Niente potrà ostacolarlo… eccetto lei.
Niente potrà scalfirla… eccetto lui.

AVVERTENZE
Contiene argomenti potenzialmente disturbanti e potrebbe non essere adatto a tutti i lettori. Sono presenti scene di violenza esplicita, rapporti sessuali di dubbio consenso, un forte contenuto blasfemo e anticristiano. Se sei una persona facilmente impressionabile o sensibile a questi temi ti consiglio di valutare con attenzione se proseguire con l'acquisto. Per una descrizione dettagliata delle tematiche trattate, invito a consultare le avvertenze complete nelle prime pagine. Siate consapevoli dei vostri limiti e delle letture che scegliete.


RECENSIONE: contiene lievi SPOILER


Piacevolmente sorpresa di aver letto delle avvertenze giustificate, ultimamente se ne vedono per ogni minima cosa, giusto per tutelare l'autore, più che il pubblico, ma in questo caso le approvo e mi sento di consigliare questa lettura a un pubblico di età superiore ai 15/16 anni.


L'ho trovata una lettura avvincente e piacevole, mi ha da subito coinvolta e la parte ''thriller'', con la dinamica serial killer- psicologa forense, mi ha catturata senza scampo.
Una lettura di quasi 500 pagine consumata in un solo giorno, direi che, a prescindere dalle critiche che andrò a fare, può comunque considerarsi una vittoria.
La scrittura è scorrevole e permette di entrare facilmente nei punti di vista dei vari personaggi.
La storia tra i due è ovviamente tossica, come disturbato è il protagonista e non si discute, ma l'autrice porta argomentazioni che ti fanno pensare e dubitare, mettere in discussione e rivalutare.
La scena della violenza mi ha un po' infastidita (come era giusto che fosse), ma non tanto per la crudezza della descrizione, quanto, forse, per il fatto che lei fosse vergine.
Le immagini degli omicidi, per quanto cruente, non mi hanno destabilizzata, lasciandomi invece a riflettere sul perché un assassino possa decidere di togliere la vita a dei bambini e, in questo caso, credo fosse più un atto d'amore estremo, che una vera e propria intenzione di ucciderli, come se lasciarli senza genitori, fosse peggio che privarli del respiro (punto di vista mio, personale).
Gli episodi e le tematiche legate alla Chiesa, mi trovano assolutamente d'accordo, su tutta la linea, col pensiero dell'omicida (forse pure io sarei da rinchiudere, ma ho apprezzato ogni singola corda che si alzava verso il cielo).


Fino a una buona metà del libro, quindi, l'ho trovato estremamente avvincente e coinvolgente ma...
Il 'ma' c'è e mi duole ammetterlo.


Premetto che non ho letto il volume precedente perché si era detto che questo fosse autoconclusivo e che, nonostante avesse alcuni riferimenti al primo, si potesse leggere in autonomia, quindi a questo mi attengo.


C'è un momento esatto in cui il thrille-psicologico-dark-darkromance, diventa improvvisamente un mezzo fantasy.
La cosa mi ha disturbata assai: riferimenti ad Alastor, all'Apocalisse, all'Anticristo, tutto buttato lì a giustificare l'ingiustificabile, perché solo inserendo la componente 'eh ma davvero non era umano, ecc', si poteva arrivare al lieto fine tra i due protagonisti.
Mio punto di vista e ribadisco senza aver letto il primo.
Si accenna a dei poteri angelici in tutta la discendenza della protagonista, come ai poteri demoniaci della discendenza di lui, senza approfondire o permettere al lettore di capire che piega abbia preso il racconto, che fin quasi alla fine era sembrato un semplice thriller psicologico un po' dark.
Mi sono ritrovata a storcere il naso alle reazioni finali di lei; se fosse finito come avrebbe potuto, evitando le ultimissime pagine, avrei potuto comprendere, addirittura piangere, perché non sarebbe stato il finale che avrei voluto, ma sarebbe stato giusto e coerente, mi avrebbe lasciato il vuoto tipico della 'buona lettura' che finisce, invece, il ritrattare della protagonista (che dovrebbe essere quella angelica), il suo tirar fuori le unghie per entrare ad Alcatraz, mi ha lasciata con una sensazione ai limiti del ridicolo.
Per quanto capisca il concetto di 'non c'è bene senza male' e quindi non condanni il suo cambio di fazione, non capisco come possa essere così violenta con le guardie, ad esempio, senza nemmeno una riflessione empatica al riguardo.
Capisco la fretta e la disperazione, l'amore ecc, ma davvero dopo che l'ha menata per tutto il libro, su quanto lui fosse cruento, adesso ficca una spina nell'occhio a uno, costringendolo alla morte per avvelenamento senza porsi la minima pippa mentale? Fosse umana va bene, fosse solo una donna innamorata o affetta da ibristofilia, avrei capito, ma in questo caso lei dovrebbe essere luce nell'ombra, invece si riduce a ombra lei stessa.


Ci sono due cose in particolare che ammetto mi hanno fatta scoppiare a ridere da sola come una scema, e mi perdonerà l'autrice ma, pur dicendolo con tono scherzoso o antipatico (dipende dai punti di vista), ritengo che possano essere critiche costruttive.


Partiamo dal presupposto che il padre di lei è il super estremo capo della difesa degli Stati Uniti d'America ecc...le mette delle guardie super addestrate alla porta per controllarla e sti emeriti idioti la portano a una festa, durante la quale un cecchino spara sulla folla a un centimetro da lei e...loro dove ca**o erano? Lei fa in tempo a chiamare l'ambulanza prima che loro arrivino, mentre dovrebbero starle accanto.
Inoltre loro staranno di guardia alla porta...alla porta, ma la chiunque entrerà e uscirà a suo piacimento dalla finestra 😅 tipo sempre, a ogni ora del giorno e della notte. In un occasione lei viene accoppata, rapita, frustata, addormentata con una siringa e riportata in camera, senza che gli idioti se ne accorgano??? Credo sia oltre che un po' forzato, anche un insulto verso la professione degli incaricati alla sicurezza.


L'anello. L'anello... trovata interessante, ma sviluppata in modo assurdo. Anzitutto se il veleno si attiva col sangue, lo si può tranquillamente tagliare con una tenaglia, pinza o strumento apposito che hanno in qualsiasi oreficeria o banale ferramenta, qui forse ci stava meglio un oggetto impregnato di magia oscura, o qualcosa che riprendesse in maniera più degna la natura demoniaca di lui.
Non lo so, ma a me quella scena ha fatto sbellicare. Carino il fatto che lei decida di tenerlo nonostante tutto, ma mi auguro sia stata una scelta, perché se la verità è che non sapeva come toglierlo, allora mi scade tutto il personaggio.


Mi dispiace per l'amica, Deva, caratterizzata malissimo. Ogni volta dice alla protagonista che le è amica, che ci sarà, qualsiasi scelta farà. Okay, va bene, le vibes di una grande amicizia ci sono, ma è come se dovesse dirlo ogni volta per dimostrare il loro legame, non c'è uno show don't tell che esprima la cosa e, vista la natura psicologica del libro, un po' mi ha dato fastidio.


Il fidanzato, sto povero Cristo che mi aspettavo sarebbe morto male da un momento all'altro 😅 Lei ha chiuso con lui, lei lo sa, ma lui no, Lui è rimasto alla pausa di riflessione e nessuno lo ha avvisato che la sua tipa al momento si fa spazzare da un demone, okay che lo scoprirà al tg, ma almeno una telefonata...cioè questo ti aveva invitata a vivere in un castello, per Dio! Un minimo di rispetto.


Apprezzo la figura del padre e molte figure son ben caratterizzate, non entro nel merito di giudicare i genitori di lui perché la loro storia viene sicuramente approfondita nel primo volume e sarebbe inutile dire che qui del loro rapporto si capisce appena il necessario, ma ci sta.


Nel complesso, nonostante le mie osservazioni, mi è piaciuto moltissimo, ma secondo me si poteva osare il finale controcorrente e spiazzare tutti.
Ritengo un libro di questa portata difficilissimo da scrivere e apprezzo l'autrice per esserselo portata a casa benissimo. Benissimo, ma può senz'altro fare di più.


Non voglio smontarla, ma incoraggiare, perché chi arriva alle fiamme dove è arrivata lei, destreggiandosi tra le braci, può tranquillamente mirare all'inferno.
E io ci sarò...
per leggerla ancora.
4/5 meritato

Il ti amo dietro un sorriso

Autore: Kelly X.Y. Lunghezza stampa: ‎ 70 pagine ⭐⭐⭐⭐ LA TRAMA: Un cuore spezzato. Un ritorno inaspettato. Un amore che potrebbe curare ogn...