martedì 21 marzo 2023

🖤A Touch of ruin

 

                                                        

Autore: Scarlett St. Clair
Editore: Queen Edizioni
Numero pagine: 423
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2022


La relazione tra Persefone e Ade è venuta allo scoperto, e la tempesta mediatica che ne è conseguita sconvolge la vita della ragazza e minaccia di smascherare il suo ruolo di dea della primavera.
Ade, il dio dei morti, si porta addosso il peso del suo passato infernale.
Un passato che tutti vogliono riportare alla luce in modo da allontanare Persefone da lui.
Le cose non fanno altro che peggiorare quando un’orribile tragedia spezza il cuore di Persefone, e Ade si rifiuta di aiutarla.
Disperata, la ragazza prende in mano la situazione, stringendo accordi che avranno gravi conseguenze. Afflitta dalla sua perdita e dall’aver scoperto un lato di Ade che non aveva mai visto, Persefone non potrà fare a meno di porsi una domanda a cui ha paura di rispondere. È davvero disposta a diventare la regina dell’Oltretomba?

🖤🖤🖤🖤🖤🖤🖤🖤🖤🖤 o boh?

Per Ade mille cuori non bastano, 
per Ade e Persefone...meh.

Sì, eccoci qui con un nuovo ed imperdibile (sono a 7 libri, mannaggia a me) libro su Ade e Persefone.
Il secondo volume della Saga "Ade e Persefone",
seguito dell'invasore del BookTok "A Touch of Darkness".

Ho letto veramente tanti, troppi libri su questa coppia, nell'ultimo anno.
E' la coppia del mito che più amo e Ade sa sempre essere quella garanzia che tanto serve.
Il tenebroso, ombroso, Sommo Giudice, il Ricco, super hot Ade.

Tra tutte, questa saga è quella che mi ha entusiasmato meno a livello di coppia - retelling- ispirazione al mito MA Ade, in sè, sta prendendo una via che invece sto adorando tantissimo.

Il ritmo della storia, rispetto al primo, è sicuramente più lento. 
Cosa che può essere quasi considerato un contro ma che invece, personalmente, ho apprezzato tantissimo.
Persefone, se non si era ancora capito, non è il personaggio che più amo, in questa saga.
Ha una crescita, ha uno sviluppo, ha un perché ma trovo che si sia cercato talmente tanto di spingere il "Girl Power" e la sua libertà, da renderla a tutti gli effetti, noiosa e quasi stufante.
Ma più lei scendeva, più Ade saliva.

Impressionante come il tentativo di caratterizzazione di lei, le sue azioni, abbiano invece portato alla quasi perfezione caratteriale di Ade.
Proprio grazie a lei si vedono le sfumature del Dio, sempre abituate a vederlo come perfetto.
Non parlo del lato emotivo, ma proprio del compito del Dio dei Morti.

Personalmente, penso che sia stato voluto il tutto.
Non un vero e proprio sacrificio della protagonista, ma l'esaltazione delle imperfezioni (alcune veramente troppo) per rappresentare appieno "il Ricco".
Persefone stessa si interroga ripetutamente sui lati non conosciuti dell'amato e pian pianino vengono messi alla luce, causando tensioni - battaglie - scontri ma esaltandone le doti.
In questa serie si respira, da sempre, l'incapacità dei mortali di comprendere appieno la morte e il Sommo Giudice . Qui, finalmente senza schiaffarla in faccia ma prendendoti per mano, si inizia a comprendere l'incomprensibile, le sue dinamiche, le sue leggi.
Con la volontà di mettere sotto la luce il nero e il bianco di Persefone, l'autrice pone al lettore delle vere e proprie domande esistenziali, punti di vista, chiavi di lettura della morte.

Ma appunto, il vero protagonista è indiscutibilmente Ade, nonostante la storia sia scritta dal punto di vista di Persefone.
Spero che sia voluto, perché l'ho trovato geniale.

I punti che un po' mi hanno delusa:
Persefone, manco a dirlo. Capisco l'inesperienza, capisco la volontà di essere prima di tutto sè stessa e poi la Divina, ma troppo.
Lo spicy.
Ebbene sì, mai avrei pensato di poter criticare dello spicy ma eccoci qui.
Non per le scene, non per Ade (mai per Ade. Mai nella vita potrei criticare l'Ade hot) ma era veramente onnipresente.
Capisco la passione, capisco il lato sessuale della relazione, il sesso riparatore, capisco e apprezzo veramente tutto.
Ma mi sono trovata a pensare "ma ancora??? basta! Vai avanti con la storia". 
Non è stato un pensiero piacevole. 
Giusto per farvi capire quanto il troppo, sia stato troppo.
Conigli. Adolescenti (che, ok, capisco il target, ma "teeeen, oltre al sesso c'è di piùùù).

La Queen ha comunicato la possibilità di leggere anche "A Game of Fate" tramite kindle ed è un'occasione che non posso prendere.

Essendo il volume 3 interamente dedicato ad Ade, viene avvalorata la mia teoria dell'esaltazione del Dio in questo libro, per catturare il lettore con il POV del Ricco.
Una preparazione del terreno per stuzzicare ulteriormente il lettore.

I miei giudizi negativi sono sicuramente dovuti al mio essere fuori target, i lettori a cui è rivolto apprezzeranno appieno la saga.
La Saga “Ade e Persefone” rimane comunque una piacevole confort zone ed un valido aiuto per sbloccare le lettrici amanti del genere.
A me ha aiutato tantissimo.

Ade rimane la garanzia massima, in ogni sua forma. 
Persefone, in questo caso, un qualcosa in più...

Indubbiamente non è una saga che si abbandona e ti spinge sempre a scoprire il dopo, i vari POV, la scelta della Divina e le qualità nascoste del Ricco.

🖤Erin 

🤍Prigioniera degli inferi

    Autore: Lianyu Tan
    Editore: ‎ VIRGIBOOKS (25 settembre 2021)
    Lunghezza stampa: ‎ 328 pagine
    Genere: Romance F-F, 
    Retelling ADE e PERSEFONE

  • 🤍🤍🤍L'AUTORE
    Principesse rinchiuse nelle loro torri. Eroine in catene. Racconti di rapimenti, sofferenze e passioni ardenti. Queste sono le storie che da sempre hanno catturato l'immaginazione di Lianyu. Nelle sue oscure storie d'amore lesbiche, la paura può trasformarsi in amore, i mostri possono trovare la redenzione e la bellezza soccombe sempre di fronte al male...
    Lianyu è nata in Malesia, ma ora vive in Australia con sua moglie e due gatti. Ama ascoltare le sue lettrici e questa è la sua prima opera in assoluto che, non appena pubblicata, ha conquistato le lettrici di lingua inglese.
LA TRAMA
Ma vi siete mai chieste come sarebbe andata la storia... se...
SE il dio degli Inferi fosse stata in realtà una DEA bellissima e vendicativa?
SE Persefone l'avesse odiata con tutta sé stessa, ma ad un certo punto avesse cominciato ad accorgersi che, dietro quella dea spietata e terribile, si nascondeva una donna con dei sentimenti degni di passare alla storia?
SE Ade fosse arrivata ad amare la sua sposa al punto da essere disposta a lasciarla andare e tornare sulla terra che Persefone amava tanto?
Ade non è una divinità come un'altra. È una DONNA, che è stata bistrattata dai suoi fratelli e sbattuta a governare il Regno degli Inferi. Una donna che ha dovuto costruirsi una corazza, che solo Persefone sembra in grado di scalfire.

RECENSIONE
    Sono combattuta nel recensire questo libro. È ben scritto e per chi è stufo dei soliti retelling su Ade e Persefone e vuole una nuova versione, allora trova un buon compromesso. Personalmente ho trovato alcune scelte non nei miei gusti personali. Trovo che lo stupro non vada MAI giustificato, MAI. Trovo che sia aberrante il fatto che perché sia una donna a compierlo, nei confronti di un'altra donna, allora il messaggio che passa è ''ma si...va beh'' NO! Senza consensualità è tutto sbagliato SEMPRE E COMUNQUE. Ci può stare la situazione in cui una delle due figure dica di no per orgoglio, ma magari sia lei la prima a desiderare un rapporto, magari anche violento, magari in un contesto particolare, magari si oppone proprio per ottenere quel tipo di situazione, ma traspare la consensualità. In questo caso abbiamo una ragazza in lacrime in un contesto nel quale vorrebbe solo essere da un'altra parte. Apprezzo l'avvertimento di una lettura consapevole. A me non disturba la scena di sesso, non disturba per nulla e ho letto e apprezzato di peggio, quello che mi disturba è che con una prerogativa del genere perde di significato l'intero libro.
    Qui non abbiamo una crescita del personaggio di Persefone, sicuramente c'è una bella crescita di Ade, ma di Persefone non sapremo mai se si tratti di amore o Sindrome di Stoccolma. È un peccato perché il libro mi è piaciuto per l'idea, ma non posso perdonare questa scelta.
    In più mi sento di dire che sia tutto un po to much:
    Demetra è l'incarnazione del male assoluto, ma ogni Dio ha il suo ruolo e lei qui va decisamente oltre al suo, non in senso positivo, ha un'ignoranza che non dovrebbe appartenere agli Dei. Comprendo l'amplificare le emozioni proprio perché si parla di creature superiori, ma questa è una madre di merda, narcisista (nel senso medico del termine) che non ha una crescita e non è giustificabile in nessun modo.
    Crono??😂 il temibile Crono ridotto a un caro nonnino allo spizio, che vai a trovare per una partitina a scacchi in cui riesce ancora a batterti, ma magari non si ricorda chi sei...
    Mi sta in ...*antipatia questo libro perché DAVVERO aveva del potenziale, ma secondo me è stato snaturato e portato a un livello più basso, non a causa della scrittura, ordinata e piacevole, ma proprio delle scelte dell'autrice.
    Detto questo se non avete problemi come me, con questo tipo di tematiche, potrete trovarlo piacevole.
    Non mi sento di sconsigliarlo, ma temo sempre che trame del genere possano avere conseguenze su un pubblico più ''debole'' e portarli a credere quanto certe cose siano perdonabili o addirittura comprensibili, quando non è e non sarà mai così.

    domenica 12 marzo 2023

    🤍Tutto quello che non ti ho detto

    Autore: Michele Larotonda

    Casa editrice: PAV Edizioni

    Collana: Storie di vita

    1^ Edizione: febbraio 2023

    Pagine: 192


                    🤍🤍🤍½

    L'AUTORE

    Michele Larotonda nasce a Potenza nel 1977, ma vive e lavora a Milano. Da sempre appassionato al mondo della scrittura partecipa a un corso di scrittura creativa che lo fa avvicinare al mondo del cinema scrivendo sceneggiature per alcuni cortometraggi che hanno avuto visibilità in rassegne specializzate a Milano e a Roma. Scrive e conduce il programma radiofonico I 2 della Stangata andato in onda su Radio 2.0. Nel 2018 esordisce con il romanzo IL SOGNOSCURO (Link edizioni) e il 2020 è la volta di DA UN’ALTRA PARTE (PAV edizioni). Collabora con i portali Sul Romanzo e RockShock. 

    È direttore del blog d’informazione Il Barnabó e scrive su Milano Città Stato e Sul Romanzo.


    TRAMA 

    Può un incontro cambiare la vita delle persone? É quello che accade ad Antonio e Michele, quando la loro vita viene sconvolta dall’incontro con Chiara e Sara. La loro vita subisce un cambiamento che nessuno si sarebbe aspettato e che nessuno avrebbe mai preventivato. Insieme conosceranno l’amore, l’amicizia, il tradimento, la rabbia e la passione più vera. Questi sentimenti non saranno più semplici parole non dette, ma qualcosa che li segnerà per sempre. Per poi scoprire e capire che gli opposti si attraggono, ma i simili si cercano.

    RECENSIONE

    Mi sono imbattuta in questo libro grazie a una presentazione in live su Instagram. Appena finita l'intervista, presa da curiosità, ho scaricato il formato Kindle e mi son goduta una notte di lettura (tra un picco e l'altro di febbre 🤣 quando da 38.6 scendeva sui 37.5 ma questa è un'altra storia).

    In questo libro vedo dei pro e dei contro.

    Pro:

    🤍Ha una copertina veramente bella e significativa.

    🤍 È una storia che sa di vita vissuta e questo tipo di storie non andrebbero mai giudicate, ma solo godute, ascoltate.

    🤍 L'adolescenza che ci propone l'autore è qualcosa che ci accomuna tutti; le tragedie dietro le piccole cose, l'attaccamento morboso verso idee che sono solo nella nostra testa, paure e insidie che minacciano un percorso  già fatto di insicurezze. Tutto sembra meraviglioso, tutto sembra indistruttibile e ci si sente immortali. Quella è l'età dei "mai" (non ci lasceremo mai), l'età dei per sempre (saremo amici per sempre). Credo che leggendo chiunque possa rievocare alla mente i suoi sogni di ragazzo, riflettere sulle scelte che ci hanno portati dove siamo. 

    🤍Le diverse sottotrame sono incastrate molto bene, senza accorgercene ci troviamo alla fine dove ogni pezzo del puzzle va al suo posto. Quelli che non erano i protagonisti principali principali, evolvono, hanno la loro occasione e senza che ce ne accorgessimo diventano parte della metafora, ci danno il quadro completo. 

    🤍 Personalmente ho trovato l'idea molto bella e anche se generalmente non amo i libri che hanno da insegnare qualcosa (che poi non ce l'hanno tutti?!) per forza, ho apprezzato questo libro e l'approccio dell'autore. 

    🤍Una parte di me è rimasta incuriosita da svariate cose, tanto che (non fosse per i postumi della febbre che mi han sfiancato cervello e buona volontà 🤣) mi sarei messa subito a cercare su Google informazioni al riguardo. Avrei cercato ( e lo farò...) Rionero, la cronaca nera degli anni passati, per verificare se ci fosse o meno un fondo di verità nell'ispirazione dell'autore, mi piacerebbe vedere una foto della fontana della piazza e scoprire se davvero sia esistita una certa radio. 

    Che siano cose reali o inventate non importerebbe comunque, quello che conta è che il mio cervello si è messo al lavoro e questo è il vero obiettivo di ogni storia: portare il lettore al ragionamento, all'autocritica, alla ricerca. 

    Contro:

    Ritengo l'autore abbastanza spigliato da prender con filosofia quanto sto per scrivere e premetto che ( sebbene un pizzico di crudeltà intrinseca nella mia persona ne gioisca🤫) in genere non amo lasciare critiche o screditare un libro per il mero gusto di farlo. 

    🤍Spesso nei dialoghi non si capisce chi sta parlando o lo si capisce dopo, mi son trovata a interrompere il ritmo della lettura per soffermarmi a capire chi dicesse cosa, talvolta son riuscita a farmi un'idea, ma spesso no e la cosa mi ha irritata. Capisco che possa essere una scelta stilistica, ma a quel punto avrei gradito una "legenda" all'inizio, che mi spiegasse di non soffermarmi su questioni futili come chi dice cosa, ma superare questo scoglio della mente e badare piuttosto a cosa venga detto effettivamente, al senso delle parole. Avrei apprezzato e con questa premessa mi sarei goduta di più il libro, magari complimentandomi per l'idea geniale di non attribuire un volto a un dialogo, ma solo il senso di quel dialogo. Un dialog fluid 🤣 (non importa chi sei , ma cosa dici).

    🤍So che dietro a questo libro c'è un editor competente, quindi mi ritrovo ad attribuire certe colpe esclusivamente all'autore. 

    Ho riscontrato tantissimi refusi, niente di gravissimo, ma interrompevano la lettura di continuo. Non sto qui a elencarli ma credo che se l'autore tenga veramente a questo libro dovrebbe rileggerlo, appuntarseli e farli correggere perlomeno nella versione ebook. Fossero stati pochi non ne avrei fatto parola...ma sono davvero fastidiosi. 

    Sono piccolezze ma sparse ovunque, piccolezze che saltano all'occhio di una febbricitante con mal di testa al seguito e dolori in ogni parte del corpo, quindi penso che il caro Michele dovrebbe individuarli senza problemi. Il mio consiglio, non richiesto 🤣, è proprio quello di farlo perché più volte son stata tentata di mollare il libro a causa dei refusi. Sono una persona orribile e mi son dovuta imporre di continuare. Sono arrivata alla fine e ne sono felice, ma se non avessi seguito la live, interessandomi a questo libro, probabilmente mi sarei scazzata e lo avrei restituito. Mi dispiace. Spero con questo di non offendere il lavoro di nessuno, resto convinta che ciò sia dovuto a una "non rilettura", da parte dell'autore, prima di mandarlo in stampa. Con queste correzioni il libro acquisterebbe senza dubbio un punto sulla valutazione, arrivando a un quattro pieno e abbondante. 

    🤍 C'è una scritta in francese, una sola scritta in francese in tutto il libro! E siam riusciti a sbagliare anche quella! Premetto che non conosco le lingue straniere, che il mio livello di francese è di terza media e che non lo spolvero da diciotto anni, perciò potrei anche sbagliarmi, ma sono abbastanza certa che la frase sia scorretta. Mancano gli spazi, ha unito tre parole in una sola (veuxpassavoir, che sarebbe veux pas savoir) e imperterrito ha ripetuto l'errore nella parola successiva (veuxseulement che sarebbe veux seulement)🤣 mi dispiace ma ste cose non le perdono. 

    🤍Temo anche di non aver compreso come fosse possibile che un ragazzo nella condizione di Seidita potesse ereditare le proprietà del padre, senza un controllo nei suoi riguardi (soprattutto dal momento che gli assistenti sociali avevano già provato a intervenire). Come faceva questo ragazzo a vivere? Mangiare o anche pagarsi la benzina per andare in giro con l'ape? Aveva una pensione per invalidità? Un lascito da parte dei genitori non credo...quindi come? E sua madre rimane un punto interrogativo grandissimo per me: che fine fa alla fine? Boh, piccole questioni che avrei approfondito. 

    Nonostante tutto mi sento di consigliare questa lettura a un pubblico che ami l'onesta di chi certe cose le ha passate e ha il coraggio di raccontarle. Aprire il proprio cuore non è sempre facile, ma a volte è una necessità. Condividere tutto questo è un gesto che merita una possibilità. Quindi grazie Michele e spero che ogni critica possa essere uno spunto per i tuoi lavori futuri, che mi auguro vivamente di leggere. 


    mercoledì 8 marzo 2023

    🖤Il giudice dei defunti

     

                                            
        Autore: Simone Del Fiore
    Numero pagine: 445
      Data pubblicazione: 31 Gennaio 2023
       Editore: Black and White Edizioni


    Trama

    Amunet è uno dei 42 giudici della Duat, un albergo costruito all'interno di una clessidra.
    Il suo compito è quello di giudicare i defunti dopo il trapasso è indirizzarli verso la resurrezione o la dannazione eterna.
    Il sistema perfetto dell'aldilà viene sconvolto quando al cospetto del giudice si presenta una ragazza che ha smarrito i ricordi della sua vita passata, e non può essere giudicata in alcun modo.

    🖤🖤🖤🖤1/2

    Dunque, dunque, dunque.
    Che modo di iniziare una recensione, voi direte.
    Beh, perché non saprei veramente da dove iniziare.

    Iniziamo dalla storia.
    Parliamo di morte, parliamo di anime, parliamo di divinità egizie, giudici e giudicati.
    L'angoscia per i soggetti si respira per tutta la durata del racconto senza però dover ricorrere a immagini particolarmente dirette e cruente.

    L'ambiente, il world building è un vero e proprio protagonista.
    La meticolosità delle descrizioni, a primo impatto un po' ridondanti, servono proprio a dare un ritmo, una struttura ed un'emotività.
    Una nota così può portare a credere ad una pesantezza del libro, ma la lettura scorre veloce e le descrizioni sono quello stop necessario per non perdersi nulla.

    Le divinità egizie, la struttura dantesca sono frutto di uno studio ammirevole e di una capacità notevole di sfruttare le loro caratteristiche riadattandole in una chiave che, tutto sommato, mi sento di dire nuova.

    Un fantasy che però non ti fa sentire in un altro mondo.
    Sembra un piano diverso dalla realtà.

    Lo stile dello scrittore sono una vera e propria caratteristica, ha uno schema identificativo che non rende il tutto pesante, ma solo personale, una firma d'autore.

    Tutti questi elementi mostrano la bravura dell'autore, una piacevole scoperta e che non vedo l'ora di rileggere.

    E' un libro che, una volta finito, non abbandoni,
    tieni stretto perché i messaggi, le emozioni, ti entrano dentro e non ti abbandonano,
    portandoti a ripensarci più e più volte,
    a ripensare ai sentimenti, alla morale, ai messaggi, ai vincoli e alla libertà.

    Il Giudice protagonista Amunet compie un'evoluzione incredibile, portandoti a sentimenti contrastanti ma continui.

    L'ingiudicabile è di una dolcezza infinita, vittima di una situazione più grande di lei e che cercherà in tutti i modi di affrontare al meglio delle sue capacità.

    Nella Duat incontreremo moltissime divinità egizie con le caratteristiche conosciute ma con sfumature nuove.

    Il personaggio che però ho amato più in assoluto è stato Seth.
    Non posso dilungarmi per rischio spoiler, ma sicuramente il best personaggio per me.

    Piccola nota aggiuntiva è per la C.E. BlackandWhite.
    Disponibile al dialogo, al confronto, non è un aspetto così da sottovalutare e, da lettrice, non posso che ringraziarla per la pazienza e la disponibilità.

    Leggendo un po' in giro info sull'autore, ho scoperto che collabora in vari progetti per cinema e teatro come dialoghista, soggettista e sceneggiatore.
    Queste sue passioni prendono vita ne "Il Giudice dei Defunti", istruendo ed amalgamandosi in una storia quasi spirituale e sicuramente filosofica.
    Niente di più si può dire perché si rischia di incappare in uno spoiler e credetemi, soprattutto in questo caso, anche il minimo indizio può minare la bellezza della lettura ed il percorso del lettore.

    Che dire:
    una lettura che mi ha entusiasmato,
    che è volata via senza accorgermi del "Tempo", 
    un libro che viene divorato come una piccola caramella,
    che ho amato e che ha conquistato una parte del mio cuore da lettrice.

    Consigliatissimo 

    Grazie alla BlackandWhite per l'opportunità,
    per averci permesso di scoprire Simone del Fiore e questo fantastico libro.

    BlackandWhite su Instagram -->BlackandWhite



    Come sapete, dietro "La Corte" ci sono due lettrici e non potevamo non condividere questa lettura.
    Ecco allora la recensione di Sorex qui-->Il Giudice dei defunti - Sorex

    🤍Il giudice dei defunti

    Autore: ‎ Simone Del Fiore
    Editore: ‎ Independently published (1 febbraio 2023)
    Lingua: ‎ Italiano
    Copertina flessibile: ‎ 443 pagine
    Genere:Fantasy Dark?

     

                                        🤍🤍🤍🤍

    L'AUTORE
    Nasce a Roma nel 1996. Studia scienza noetica e simbologia, oltre a lavorare come personal trainer e istruttore di meditazione Kundalini. Oltre a scrivere romanzi collabora in vari progetti per cinema e teatro come dialoghista, soggettista e sceneggiatore.

    TRAMA

    Amunet è uno dei 42 giudici della Duat, un albergo costruito all'interno di una clessidra. Il suo compito è quello di giudicare i defunti dopo il trapasso e indirizzarli verso la resurrezione o la dannazione eterna. Il sistema perfetto dell'aldilà viene sconvolto quando al cospetto del giudice si presenta una ragazza che ha smarrito i ricordi della sua vita passata, e non può essere giudicata in alcun modo.


    COLLABORAZIONE

    Di questo libro posso solo dire che mi ha stupita, ma andiamo con ordine;

    La casa editrice stessa ci ha contattate per proporci questa collaborazione e siamo state ben liete di accogliere l'invito. Durante la lettura ci siamo accorte di alcune questioni per le quali ci saremmo tirate indietro, ma esponendo il problema alla C.E. questa si è dimostrata molto umile, educata e aperta a suggerimenti, offrendoci addirittura la sua fiducia per determinati compiti.

    Questo è un dietro le quinte che forse non andava citato, ma dato che al momento la correttezza non è una cosa così scontata, credo che quando un'azienda si ponga in maniera educata e disponibile, sia giusto rendere merito.

    Come sempre la trasparenza e l'onestà sono alla base delle nostre recensioni e questa è una premessa che ci tengo a fare e che anche la B&W ha accolto con spirito.


    RECENSIONE

    Come ho anticipato ho apprezzato moltissimo questo libro. Lo scrittore ha uno stile particolare e piacevole, ha sicuramente svolto un lavoro meticoloso di organizzazione.

    Tutto è caratterizzato bene e ci sono vari percorsi di crescita in più personaggi.

    La descrizione della clessidra è molto ragionata e ci fa capire quanto ci abbia lavorato, le particolarità delle divinità egizie sono coerenti e danno le giuste vibes di qualcosa che già conosciamo (per gli amanti dell'antico Egitto), ma completamente rivisitato e stravolto.

    Il caro Simone ha dosato la giusta dose di filosofia costringendoci a uscire dagli schemi per porci nuove domande.

    Sicuramente mi sono trovata concorde con lui, ma non mi ha portata subito a questa conclusione, bensì è stata frutto di un percorso di crescita e ragionamento avvenuto mentre leggevo.

    443 pagine! L'ho scoperto adesso mentre creavo l'intestazione di questa recensione. Quello che so è che ho iniziato questo libro la sera e in un paio di giorni (considerando che ho una vita, un lavoro, una figlia, un compagno, dei cani🤣) l'avevo finito. Mai avrei detto che avesse tante pagine. È stato scorrevole, veloce, chiaro e soprattutto potrà piacere come no, ma non potrete negarne l'originalità.

    È un volume che consiglio a chi ama gli Dei, la mitologia, la storia, la filosofia, il tutto condito da una donzella in pericolo, anime gemelle e anime perdute, punizioni e ricompense.

    Il mondo dei morti di Simone Del Fiore vi attende e se sarete fortunati non risorgerete!


    Come sapete, dietro "La Corte" ci sono due lettrici e non potevamo non condividere questa lettura.
    Ecco allora la recensione di Erin qui-->Il Giudice dei Defunti - Erin

    martedì 7 marzo 2023

    🖤 Rose Petal Graves

     



    Titolo: Rose petal graves 
    Autore: Olivia Wildenstein
    Pagine: 380
    Finale: Aperto
    Data Pubblicazione: 6 Marzo 2023
    C.E. Heartbeat Edizioni

    Volume #1 de "Il Clan Perduto"

    Trama
    Non ho mai creduto nelle favole, tantomeno nei racconti sulle creature soprannaturali, ma tutto è cambiato il giorno in cui ho potuto vederle con i miei occhi.


    Il piano era stare lontano dalla mia città natale e dal cimitero nel quale sorge la mia casa, ma la mamma è morta all’improvviso.
    Papà dice che ha avuto un ictus dopo aver dissotterrato una delle antiche tombe dei nativi americani nel nostro cortile.
    Inquietante, lo so.
    Ancora più inquietante: non c’era il cadavere all’interno della vecchia bara, solo petali di rosa freschi. Mentre prepariamo il funerale, degli stranieri di una bellezza devastante approdano in città: un medico legale dagli occhi verde smeraldo troppo giovane per quella professione, un biondo arrogante che fa di tutto per farmi innervosire, e un nativo americano tatuato che non dovrebbe nemmeno essere vivo. Con la sua morte, mia madre ha inavvertitamente riaperto l’antica faida tra i fae e la tribù di nativi che dava loro la caccia.
     Una faida che sta per capovolgere tutto il mio mondo. 

    🖤🖤🖤🖤

    Siamo state scelte, per il Review Tour dalla Heartbeat Edizioni e non posso che ringraziare la C.E. per l'opportunità.

    La trama mi aveva catturato come una luce fa con le falene, già al momento della Cover Reveal e sono super contenta di essere stata appagata pienamente.

    Sì, perché ha tutte le carte che ci si aspetta da uno young adult ma ha anche quel qualcosa in più.
    Ha le tematiche che tanto amiamo dell'urban fantasy,dell'enemies to lover (che però, proprio enemies non è, perché... è da leggere) e alcuni personaggi già noti, ma non per questo risulta banale.
    La scrittura è scandita da una scelta di tempi perfetta, una musicalità che si identifica con il target ma che va anche oltre, si vede uno studio maturo per il centrarne appieno le caratteristiche.
    Sono sicuramente fuori target ma, a differenza di altri scritti, non mi è pesato e non mi è stato fatto notare.

    I dialoghi sono di impatto, coerenti con l'età dei personaggi ma soprattutto piacevoli per qualunque età di lettore.

    «Sai che cosa mi manca più di tutto di lei?»
    «No».
    «La sua risata. Aveva una risata bellissima. Poteva far spuntare il sole in un giorno di pioggia».

    La caratterizzazione è ben studiata e bilanciata per alcuni personaggi, lasciando quell'alone di mistero che però è caratterizzazione stessa e non lacuna.
    Per altri, per gusto assolutamente personale, ho trovato quella nota del "troppo veloce" ma rimane comunque la piena coerenza con il pubblico a cui rivolto.
    Non sono "difetti" ma capacità di utilizzo delle caratteristiche specifiche, in maniera giusta e coerente con il libro.
    La mente resta attiva man mano che le parole scorrono e le ipotesi nascono da sole per poi venir confermate o totalmente confutate strada facendo.
    La cosa che più ho apprezzato è che, anche le parti immaginate e confermate, non davano quel gusto di delusione nella lettura ma spingevano a continuare con una sfilza di film mentali per raggiungere l'apice nel finale.
    Un finale dove le supposizioni trovano strada libera e che carica la necessità di proseguire con i prossimi volumi.

    La scelta dei nativi è una delle caratteristiche che più ho amato sia per un gusto prettamente personale sia per la capacità di offrire uno spaccato su modi, credi, lingue (comunque inventate) senza però aver la sensazione del "papiello sociale", tutto misurato e spalmato all'interno di una storia che mischia il folklore al moderno, lo spirituale al più razionale.
    Al conosciuto e "già visto" al nuovo, dando quella sensazione della novità nella quotidianità.
    A fine libro è presente un vero e proprio glossario e sintesi dei personaggi incontrati nella lettura, un promemoria che però non è indispensabile consultare durante lo scorrere delle pagine perché le informazioni sono comunque chiare, deducibili.
    Abbiamo Fae con la gerarchia interna del regno e tradizioni native come gli acchiappasogni o divinità.
    Abbiamo dialoghi su "carte di identità" accostati a dialoghi in lingua nativa, ormai abbandonata.
    Il non conosciuto lo si impara, strada facendo, con la protagonista. 
    Il tutto supportato dalla scelta della prima persona.

    «Significa “spirito” in lingua Hopi».
    «Avevo capito che avessi origini Gottwa».

    Le descrizioni sono vivide, rimanendo comunque fedeli al tipo di pubblico per cui è pensato.
    L'evoluzione dei personaggi l'ho trovato realistico, coerente, giusto per alcuni, forse meritevole di quel piccolo approfondimento in più per altri.
    Un personaggio in particolare ha fatto breccia.
    Se non avete letto il libro, non posso rovinarvi la strada; se lo avete letto, beh... sapete di chi sto parlando.
    Uno dei personaggi meglio riusciti e che, mannaggia, ho bisogno di vedere dove si va a parare e come si evolve il tutto, ma dico proprio TUTTO.
    Sì perché le vibes ci sono, eccome!
    Le "lacune" di alcuni personaggi fanno parte di uno schema più grande, di un posizionamento delle pedine che troverà spiegazioni nei prossimi volumi.

    Insomma, veramente contenta di aver avuto modo di conoscere un'autrice che
    "passa il tempo a psicanalizzare chiunque incontri e a origliare le conversazioni della gente per raccogliere materiale per il suo prossimo libro, cercando nel frattempo di non dimenticare uno dei suoi figli a scuola."
    e che ha, all'attivo, oltre una dozzina di libri young adult.

    Consiglio vivamente "Rose Petal Graves" soprattutto se siete fan di "Vampire Diaries".

    Un libro che vi prende, vi tiene incollati alle sue pagine con quel vento di leggerezza nella lettura ma non nel contenuto.

    🖤 Umana?

    Come sapete, dietro "La Corte" ci sono due lettrici e non potevamo non condividere questa lettura.
    Ecco allora la recensione di Sorex qui--> Rose Petal Graves - Sorex

    🤍ROSE PETAL GRAVES


    Titolo originale: Rose Petal Graves

    Il clan perduto #1

    Autore: Olivia Wildensetein

    Prima edizione: marzo 2023 © 2023 Heartbeat Edizioni

    Genere: Fantasy, Urban, Romance, Enemies to lovers

                                                              🤍🤍🤍🤍

    In collaborazione con Heartbeat Edizioni da apposita Copia ARC per Blog





    L'AUTOREAutrice bestseller di USA Today, Olivia Wildenstein è cresciuta a New York City e si è laureata in Letteratura Comparata alla Brown University. Dopo aver lavorato come designer di gioielli per qualche anno, la Wildenstein ha messo da parte gli attrezzi per dedicarsi alla carriera di scrittrice.
    Quando non sta seduta al computer, passa il tempo a psicanalizzare chiunque incontri e a origliare le conversazioni della gente per raccogliere materiale per il suo prossimo libro, cercando nel frattempo di non dimenticare uno dei suoi figli a scuola.
    Ha una leggera ossessione per il romance, che potrebbe essere il motivo per cui scrive romanzi di questo genere.
    È autrice di oltre una dozzina di romanzi young adult.


    LA TRAMA

    “Non ho mai creduto nelle favole, tantomeno nei racconti sulle creature soprannaturali, ma tutto è cambiato il giorno in cui ho potuto vederle con i miei occhi. Il piano era stare lontano dalla mia città natale e dal cimitero nel quale sorge la mia casa, ma la mamma è morta all’improvviso. Papà dice che ha avuto un ictus dopo aver dissotterrato una delle antiche tombe dei nativi americani nel nostro cortile. Inquietante, lo so. Ancora più inquietante: non c’era il cadavere all’interno della vecchia bara, solo petali di rosa freschi. Mentre prepariamo il funerale, degli stranieri di una bellezza devastante approdano in città: un medico legale dagli occhi verde smeraldo troppo giovane per quella professione, un biondo arrogante che fa di tutto per farmi innervosire, e un nativo americano tatuato che non dovrebbe nemmeno essere vivo. Con la sua morte, mia madre ha inavvertitamente riaperto l’antica faida tra i fae e la tribù di nativi che dava loro la caccia. Una faida che sta per capovolgere tutto il mio mondo.”

    RECENSIONE

    Ci tengo molto a recensire i libri in base al target e all'oggettività. Questo libro è uno yung adult, ma vista la penna dell'autrice, avrei preferito che appartenesse a un target più alto. Questo perché mi è piaciuto moltissimo. La tensione erotica tra alcuni personaggi è presente e ben delineata ma non oscura mai la totalità della trama, il calore si può avvertire sulla nostra stessa pelle, ma non è ma troppo, non è mai pesante, è, come dicevo, perfetta per il target. Se avessi avuto quattordici anni mi sarei innamorata perdutamente di uno o due dei ragazzi, ma ne ho trentadue e...e niente! sono comunque perdutamente innamorata di uno di loro 🤣 Non è facile parlare di yung adult, urban fantasy, enemies to lovers, senza cadere nel banale, nel già visto o scontato. Qui l'autrice è stata bravissima proprio perché è riuscita ad alleggerirmi la giornata, con una trama bella, originale nonostante il genere e inaspettata nonostante l'enemies. Le creature che conosciamo si mischiano a guerrieri di cui non sappiamo nulla, niente è come appare e fino (letteralmente) all'ultima pagina, non avremo la certezza di molte cose. Se appartenete alla categoria di persone che leggono l'ultimo foglio di un romanzo, vi consiglio caldamente di non farlo. L'originalità di questo libro sta nelle leggende di cui è impregnato: sono quelle dei nativi americani!!! Le vibes sono quelle di acchiappasogni e visioni, tombe e richiami alla natura. È tutto molto bello per il pubblico a cui è destinato e mi ha permesso di godermi la lettura che è stata veloce e scorrevole, senza mai essere noiosa o troppo descrittiva. I personaggi potevano essere caratterizzati di più ma comunque abbiamo un'idea buona di come siano. Alcune reazioni sono forse un pochino troppo frettolose, ma sempre coerente col target, quindi quelli che apparirebbero come ''difetti'', sono in realtà il punto forse del libro.

    Non conoscevo questa scrittrice e devo ammettere che mi ha catturata, sono decisamente impaziente di leggere il seguito e sono estremamente curiosa di scoprire dove andremo a parare

                                     🤍Umana



    Come sapete, dietro "La Corte" ci sono due lettrici e non potevamo non condividere questa lettura.
    Ecco allora la recensione di Erin qui--> Rose Petal Graves - Erin

    lunedì 6 marzo 2023

    🤍Il buio non ha lacrime

    Editore: ‎ Dark Abyss Edizioni; 1° edizione (15 giugno 2022)
    Lingua: ‎ Italiano
    Autore‏: ‎ Samuele Fabbizzi
    Lunghezza stampa‏: ‎ 218 pagine




    🤍🤍
    TRAMA
    Virginia è tanto bella quanto fragile e instabile: aggressiva, sfrontata, ninfomane, insicura, infelice. Il più atroce dei traumi l'ha lacerata da bambina e lei, a fatica, costruisce la sua vita un giorno dopo l'altro su basi traballanti e malate. Convive con il suo compagno / non compagno autolesionista, che lei maltratta, e inanella rapporti tossici e perversi, rifiuta le mani tese e riconosce la propria abiezione finché, un giorno, sulla sua strada, non si palesa di nuovo il volto di tutti i suoi incubi: il lupo cattivo che le rubò l'innocenza. E lei non può a fare a meno di seguirlo nella sua tana.


    RECENSIONE
    Non sono abituata a inserire la trama nelle mie recensioni, ma in questo caso lo ritengo opportuno. Bisogna premettere che il libro potrebbe essere disturbante per alcuni e di certo è qualcosa che vi invito a leggere da maggiorenni. Non incuriositevi, credendo che sia un bello spicy da leggere comunque, qualcosa di forte, ma abbordabile per la vostra età. Il suo disturbante non sta nel sesso quanto nelle tematiche che affronta; quindi, se non siete maggiorenni (e anche qualcosa di più), fidatevi di Sorex e lasciate perdere.
    Detto questo cosa penso?
    Il libro è ben scritto e mi complimento con la casa editrice per l'editing, non ho trovato refusi o problematiche comuni negli esordienti, segno evidente che alle spalle è stato fatto un bel lavoro anche dalla c.e.
    L'autore ha una bella scrittura e riesce a tenere il ritmo benissimo, non annoia mai e riesce a cambiare spesso pov e anche storia. Nel libro troviamo più storie nella storia. Non dirò qui quali per evitare spoiler.
    Dovessi concentrarmi solo su come è stato scritto oggettivamente dovrei dare quattro stelle, il problema è che mi ha turbata molto il messaggio che passa. Sono quasi certa che l'autore volesse sdoganare certe pratiche, invece a mio parere le ha rese solo più ambigue e riprovevoli. Se l'intento era appunto di rendere il bdsm una pratica di cui non aver timore, cancellare i tabù che girano intorno ad essa, mi dispiace dire che qui si ottiene il risultato contrario.
    Il bdsm è basato SEMPRE e comunque su un principio di consensualità e fiducia, il controllo teorico è di chi sottomette, ma l'ultima parola è del sottomesso. Proprio la fiducia è la parola chiave. Il ''padrone'' non farà mai nulla che il sottomesso non voglia e quest'ultimo ha SEMPRE la possibilità di fermare il gioco. Esistono delle safeword apposta per questo motivo. Del libro si possono apprezzare le tematiche dei ''problemi'' mentali. Abbiamo traumi irrisolti, anche appartenenti a molti anni prima, in tutti i personaggi.
    La mente di ognuno li affronta come può: alcool, autolesionismo, sesso, autodistruzione generale. Non sto a sindacare su questo tipo di scelte, perché con credo che l'obbiettivo fosse di fare la morale a qualcuno, quanto di far VEDERE cosa effettivamente possa succedere nella nostra testa se abbandonati al caos. Quello che però posso dire è che i bambini non si toccano. MAI. Non c'è giustificazione. MAI.
    La vittima che perdona, comprende, compatisce il carnefice non è un messaggio che deve passare. MAI.
    Avrei potuto apprezzare il libro, la trama, l'idea, la scrittura, tutto, ma una frase alla fine del libro mi ha fatto ritrattare tutto completamente.





    Spoiler:



    La vittima bacia il carnefice, il bacio che rappresenta purezza, amore, perdono.
    Avrebbe potuto andare avanti con la sua vita, dopo aver avuto la spiegazione che agognava da anni, ma che senso ha dire ''tu sai di avermi traumatizzato '' per poi baciarlo prima di andarsene, equivale a un perdono.
    Non lo accetto, se una persona con inclinazioni di per sé violente dovesse incontrare un volume simile, potrebbe trovare in questo le giustificazioni a commettere atti decisamente poco raccomandabili.
    È davvero un peccato.


    <<Il rapporto fra schiavo e padrone va al di là del raziocinio>> cit. (sì, ma no. se tui dico stupra un bambino, tu hai il DOVERE di dirmi di no, la Responsabilità di dirmi di no)


    << Le aveva distrutto l'esistenza ma le aveva dato anche modo di accedere alla piena consapevolezza di sé>> cit. (la frase avrebbe dovuto finire a ''distrutto l'esistenza'')


    Mi dispiace, riconosco nell'autore un potenziale incredibile, posso esaminare la mia persona arrivando a credere di non aver capito il senso, ma questa è la mia opinione. Certe tematiche è bene affrontarle, anche quelle crude che riguardano la follia di un omicida o la disperazione di un autolesionista ecc. ma non si perdona uno stupro.

    giovedì 2 marzo 2023

    🤍Parola di Giobbe

     

    Giobbe Covatta, pseudonimo di Gianni Covatta (Taranto, 11 giugno 1956), è un comico, attore, scrittore, umorista, commediografo, attivista e politico italiano.



                         🤍🤍🤍🤍🤍

    In principio fu il verbo,

    il complemento oggetto venne molto tempo dopo.

    Ironico, blasfemo, attuale, mi ha strappato qualche singhiozzo dal ridere. 

    L'autore del libro ovviamente è già un biglietto da visita per il genere che andremo a leggere. Non manca l'ironia, alcune battute mi hanno fatta ridere sonoramente e questo accadeva almeno ogni due pagine. Ho trovato una profondità dietro ad ogni commento rivisitato, ci obbliga a interrogarci su molte cose. A porci domande. Il tutto è talmente attuale, talmente presente nel contesto moderno che risulta difficile credere sia stato scritto all'inizio degli anni '90. Trent'anni di vita e sembra uscito da una stand up comedy di oggi. Per me è geniale. È una lettura da riesumare se si vuole passare un paio d'ore leggere a sghignazzare sul divano, magari anziché in compagnia di un thè bollente, di una bella birra fresca. 

    🖤 Cour des Revenants - Holland Academy

      Copertina --> Link di acquisto Amazon Titolo: Cour des Revenants Autrice: Amanda Fall Editore:  Words Edizioni Genere: Fantasy Romanc...