sabato 29 luglio 2023

🤍 Come la pioggia e la Scozia

Editore: ‎ Words Edizioni; 1° edizione (23 novembre 2020)

Autore: Giulia De Martin

Lunghezza stampa: ‎ 243 pagine


                                    🤍🤍🤍🤍🤍
Un tempo mi ero stretta a lui per non crollare, era stato la mia roccia.
In quel momento, invece, eravamo alla pari, entrambi in equilibrio precario, consapevoli di doverci sorreggere a vicenda per non spezzarci e cadere.

La Trama:

Inghilterra, 1818.

Quando lady Freya Howard arriva a Charlton Park, ha l'animo e il cuore a pezzi: suo padre, il Conte di Norfolk, ha perso a dadi l'intero patrimonio, lasciando figlia e moglie sole e nella più completa disperazione. Lusso e balli sono ormai solo un lontano ricordo, così come il fidanzamento con l'amato James, e alla giovane si prospetta un futuro da sguattera. Freya è però una donna intelligente e intraprendente, determinata a riconquistare da sola il proprio posto nella società. La sua tenacia cattura anche l'attenzione di lord Suffolk, padrone di casa vedovo e affascinante, e durante una viaggio in Scozia tra i due sboccia un sentimento difficile da tenere a bada. Ma proprio in Scozia torna a farsi vivo il passato di Freya, rischiando di mandare in frantumi quel barlume di felicità a fatica ritrovato. All'epoca della Reggenza, fra il lusso dei grandi palazzi e la brughiera foderata d'erica, scopriamo un mondo celato e distante dai ricchi salotti, dove amore, passione e desiderio di riscatto si mescolano in un turbinio di pioggia scozzese.

La Recensione:

Io davvero temo di esser rimasta senza parole; nel giro di poco meno di un mese mi sono innamorata di due autrici stupende.

Essendo entrambe scrittrici per Word Edizioni mi permetto di nominarle insieme e aggiungo un encomio alla casa editrice per la qualità dei libri da me presi in considerazione ( sottolineando che, questi nello specifico, non appartengano a rapporto di collaborazione).

Laura Vegliamore col suo ''Di Cenere e di Carne'' prima, e Giulia De Martin con ''Come la Pioggia e la Scozia'' poi, mi hanno trasportata in un mondo fatto di nobildonne e gentiluomini, di feste animate dal suono di un pianoforte, di libri  impolverati e lettere scritte con penna e calamaio; mi hanno gettata con irruenza in epoche in cui la voce di una donna dovrebbe essere paziente e gentile, in cui la loro forza d'animo dovrebbe risiedere nel silenzio e nell'arrendevolezza ma... quelle stesse donne diventano la rivincita di sé stesse. 

L'orgoglio e l'amore, la paura e la fragilità, il sacrificio eppure la forza immensa che scaturisce da sani principi e un pizzico di ribellione, dal rispetto per la propria persona e per i sentimenti altrui.

Io lo so che certe cose non si dicono, che ad alcuni parrebbero bestemmie ma... Jane Austen, le sorelle Bronte e molte altre scrittrici come loro, sono certa, si ritroverebbero a leggere e ad amare questi libri, queste penne e queste meravigliose ragazze.

Credo sia difficilissimo seguire le orme dei classici, farne propri i passi ma stravolgerli al punto da percorrere nuovi sentieri. In questo mondo fatto di mode e tendenze, in cui si cerca il nuovo, l'originale, lo sfrontato, talvolta a rubarci il cuore sono proprio quei gesti, quelle parole, che credevamo perduti.

Ho finito di leggere '' Di Cenere e di Carne'' e il giorno successivo sono corsa a tirar fuori ''Orgoglio e Pregiudizio'' con l'intenzione di rileggerlo. Ho finito ''Come la Pioggia e la Scozia'' e ho tirato giù dalla libreria ''Jane Eyre'' pronta per perdermi nuovamente tra i personaggi di uno dei miei libri preferiti.

Ieri sera mi son guardata ''Persuasione''. 

Tutto questo non perché mi sia mancato qualcosa dalla lettura moderna, ma perché mi avevano invogliata tantissimo a tornare in quel mondo. Fa bene, fa bene al cuore, all'anima e sarò ripetitiva ma fa bene, caxxo!, leggere qualcosa che ci stravolga l'anima, che ci ricordi da dove veniamo, di che cosa siamo fatti. 

Certi autori, specie di classici, possono piacere come no, sono opinioni, ma è incontestabile il fatto che abbiano un carico emotivo non indifferente e ci sarà chi ne troverà la scrittura lenta o noiosa, poi ci sarà chi, di quella scrittura, ne farà un mantra di vita e allora nei nostri cuori ci sarà posto solo per Darcy o Mr Rochester. Sono esseri umani veri, sbagliano, hanno segreti, sbagliano ancora ma sanno come lottare e vincere perché hanno imparato a riconoscere i propri errori, a chiedere scusa e, grazie alle nostre eroine, a darsi ancora una possibilità. Sono quegli uomini che non pagano la cena perché devono, ma perché possono, sono quelli che offrono la mano per salire su una carrozza o aprono la portiera di un auto non perché devono ma perché vogliono, perché è vero, la convenzione sociale lo impone ma...semplicemente vogliono.

Proprio grazie a donne come queste e a uomini come questi, a personaggi tanto inventati quanto reali, possiamo dire di essere ciò che siamo e non smetterò mai di ringraziare chi decida di cimentarsi in questo genere perché la passione arriva, forte e chiara, senza bisogno di spiegazioni.

Non posso che elogiare pregi in questo libro.

La scrittura ricercata ma semplice.

Il ritmo romantico ma veloce.

Il classico ma non banale.

La trama che non si definisce banale ma ''dare al lettore ciò in cui spera, di cui ha un bisogno disperato''.

Il tentativo di farci innamorare ancora di luoghi e personaggi meravigliosi.

I riferimenti a ciò che ci ha già rubato l'essere fin nel profondo anni e anni fa.

L'omaggio ad autrici passate e immensamente grandi.

Il tentativo di dare un lieto fine a quelle stesse autrici che nella vita personale non hanno avuto del tutto.

La possibilità di far avvicinare al genere anche ragazzini più piccoli perché la mole e lo stile son abbordabili e freschi.

Devo trovare un difetto?! Lo volete?... ma dove diavolo dovrei andare a cercarlo?!

Vi concedo di aver trovato tre refusi...ma chissene!

Date visibilità a queste persone, date una possibilità a questi emergenti, non fermatevi alle apparenze, alla giovane età al pregiudizio o a case editrici non conosciute a livello mondiale ( come le solite citate che ben conoscete), leggete queste persone e amatele come sto facendo io, non ve ne pentirete.

Grazie Giulia, grazie Laura, grazie a tutte le eroine come voi che rendono le nostre librerie un posto migliore ❤

                                                           Sonia🤍

lunedì 10 luglio 2023

🤍Schegge di parole

Autore: Maria Cristina Buoso 

Titolo: Schegge di parole 

Edizione 2021 

Collana: GLI IPPOCAMPI 

Edito da: Amazon EU per Placebook Publishing & Writer Agency Srls 

Immagine di copertina: M. Berti 

Progetto grafico: Placebook Publishing & Writer Agency Srls 

 


L'autore:

MARIA CRISTINA BUOSO - Scrive le prime cose quando era giovanissima, inizia con fiabe e poesie, crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, copioni, romanzi e gialli. La poesia “Aiutami” è stata inserita nell’Antologia Multimediale “Una poesia per Telethon”, a scopo benefico (2004). La poesia “Pace in Guerra” nel concorso indetto da A.L.I.A.S. (Melbourne – Australia), ha ricevuto la Menzione D’Onore. La poesia “Bugie” (Stones of Angles) è stata inserita nel Vol. 6 – In Our Own Words: A Generation Defining Itself - Edited by Marlow Perse Weaver U.S.A. (2005). Ha vinto il terzo premio nel Concorso Letterario “Joutes Alpines” dell’Associantion Rencontres Italie Annecy (Francia) per la Sez. Prosa (Italia) con il racconto “Il vecchio album” (1997). Questi sono solo alcuni dei vari riconoscimenti che ha ricevuto.Ha pubblicato alcuni libri, gli ultimi: nel 2017 “Anime” e nel 2021 Vernissage.

La recensione:

La poesia...non credo esista genere più difficile da recensire. 

La poesia è un espressione dell'anima, 

una porta che lasciamo intenzionalmente aperta, un passaggio, però, che porta diretti al nostro io.

Chiunque vi può entrare, 

Prendere qualcosa,

E uscire lasciando un po' di sé stesso.

E allora chi sono io per giudicare una poesia?! 

Tratterò l'argomento coi guanti cercando di essere più rispettosa e oggettiva possibile.

Trovo che la prefazione o "nota di lettura" come citata nel testo, sia una parte fondamentale per capire l'autrice e le sue opere. Senza quella premessa non avrei apprezzato allo stesso modo, invece questa mi ha permesso di soffermarmi sul significato delle cose. 

La poesia di Maria Cristina Buoso è essenziale, fatta di poche parole, atte a dare un impatto deciso a quello che per lei è il messaggio. Lo si evince dall'assenza di descrizioni o dalla mancanza di ricercatezza di ritmica e metrica, i versi non sono in rima ma sono sciolti, più "moderni" rispetto a quelli della poesia tradizionale.

La poesia è anche questo: è libertà. 

La poesia concede licenze e lascia spazio all'espressione in tutte le sue forme. Apprezzo il tentativo dell'autrice di andare oltre, di dare chiara visione delle sue idee e della sua etica. Mi sento di dire che un lavoro come questo non possa essere giudicato in maniera negativa. Semplicemente può piacere come no.

Personalmente sono amante della poesia tradizionale, amo una prosa che se non deve essere in versi perlomeno sia descrittiva. Le poesie minimaliste DEVONO avere un grande impatto, se si sceglie di essere incisivi nella scelta di alcuni termini fondamentali, allora quei termini devono essere in grado di commuovermi, farmi arrabbiare, riflettere, appassionare, immedesimare. Credo che non sia sufficiente esprimere un concetto per renderlo forte. 


Si sta come d'autunno

Sugli alberi le foglie.


Credo sia tra le più brevi mai scritte, ma ce la ricordiamo tutti, tutti abbiamo sentito lo strazio nel cuore, non solo dovuto all'inevitabile senso di impotenza e incertezza che ci assale, ma perché il titolo, fondamentale (Soldati), ci getta immediatamente in un contesto che è pazzesco e che da solo sarebbe sufficiente per farci rizzare i peli sulle braccia e sanguinare il cuore. 


Credo che l'intento di Maria Cristina fosse esattamente questo, ma che non sia riuscito a pieno. Per mia esperienza personale posso dire che mi son trovata d'accordo con quanto da lei espresso, ma l'emozione mi è mancata totalmente e la poesia è emozione. Credo che sia giusto leggerla e soffermarsi ad analizzarla, per certe tematiche ci sono momenti giusti e momenti meno adatti, forse in questo momento il mio stato d'animo  non necessita di poesie ma di altro e non l'ho apprezzato a dovere. Della stessa autrice possiamo trovare dei romanzi e visto che comunque ho apprezzato la sua penna, sicuramente andrò a recuperarli, perché la curiosità nel vederla cimentarsi in un genere totalmente diverso è tanta. 

Detto questo ci tengo a precisare che la sua poesia è molto grafica, si serve di maiuscole e gli spazi per creare contrasti, per dare un tono ai suoi versi.

Bisogna partire con la consapevolezza di leggere qualcosa un po' fuori dagli schemi. Io ammetto di aver fatto non poca fatica ad accettare, faccio un esempio, il + e il - come segno grafico/matematico e non scritti in lettere, mi ha ricordato gli SMS quando ancora si pagavano a un tot numero di caratteri e quindi si tendeva ad abbreviare. Io sono una delle cretine che spendeva molto perché mi rifiutavo di scrivere in un certo modo. Detto questo mi rendo conto che sia una scelta personale e come ho detto la poesia non si pone certe limiti, perché è arte e l'arte è libertà. Quindi chiudete gli occhi e fate questo salto...se vi piacerà o meno sarà soggettivo e io non posso fare nulla per convincervi o influenzarvi perché sono fermamente convinta che, se si decide di varcare la soglia dell'anima di qualcuno, a quel punto sia responsabilità del singolo decidere cosa farne. 

Spero di avervi incuriosito e vi farò trovare a brevissimo la recensione di almeno uno dei suoi romanzi. 🥰

venerdì 7 luglio 2023

🤍La libreria delle storie rimaste

Autore: Manuela Chiarottino

Editore: ‎ Independently published (27 marzo 2022)

Lingua: ‎ Italiano 

Copertina flessibile: ‎ 210 pagine

 
                   🤍🤍🤍
La trama:
Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.
Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie dell'anziana libraia e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e tacchi alti.
Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.
Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che pare sempre sull’orlo della bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno intendere ci sia più di un mistero da svelare…
In un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia.

La recensione:
Chiunque cerchi un libro come questo ha sicuramente bisogno di sicurezza, è il tipico libro che trovi tra gli scaffali di un supermercato in una giornata in cui tutto va storto. Lo accarezzi, ti ha ispirata la copertina, perché si, se ami leggere e un libro ha un libro in copertina allora è fatta, ti chiama, vuole te. E tu quel giorno vuoi lui, vuoi credere ancora nelle piccole cose, che sono quelle che ci fanno stare al mondo, ci rendono sereni e ci permettono di esistere. Il lieto fine, la risoluzione dei problemi e il trionfo delle seconde possibilità, perché ognuno di noi agogna a quell'occasione perduta e immedesimarsi in personaggi che hanno ancora la possibilità di cambiare le cose ci da speranza.
Un libro dolce, delicato, un po' mistico ma non troppo, un po' bizzarro ma il giusto, leggero e spensierato. 
Una buona scrittura anche se semplice e priva di refusi, nonostante sia autopubblicato e questo è davvero un bene perché non cosi scontato, quindi complimenti all'autrice.
Ho avvertito le vibes di Chocolat (il film) nelle scene in cui venivano sfornati i dolci e ad esser sincera avrei voluto che quella parte di mistero venisse più approfondita. Ci sono cose ''magiche'' o semplicemente metaforiche che lasciano libera interpretazione ( vediamo ciò che vogliamo vedere, scegliamo quali luci seguire) oppure la magia è reale...ma se reale era, come mi pare di aver capito, allora avrei voluto che fosse anche approfondita. Le tematiche trattate sono belle e tutto scorre come deve, forse troppo tranquillo, troppo perfetto, troppo facile... ma d'altronde un libro così lo si sceglie per stare bene, non per incasinarsi la vita, quindi direi che in base al target può considerarsi un buon romanzo.
I riferimenti alla poesia sono meravigliosi e mi complimento per la scelta delle citazioni, così come anche il nome dei gatti ( altro dettaglio che avrei voluto vedere approfondito).
L'unica critica che posso muovere è questa, ogni cosa inerente all'aspetto sovrannaturale è stata sfiorata talmente piano da lasciare tante domande e poche risposte: il marito, i gatti, i sapori. Se l'autrice avesse avuto più coraggio approfondendo questo per me avrebbe vinto, in questo modo si è limitata a partecipare, ma traendone comunque un buon risultato.
Un libro per gli eterni romantici, quelli innamorati dell'amore tenero, del vissero per sempre felici e contenti, quelli che mettono tre cucchiaini di zucchero nel caffè e spendono più soldi in bustine di thè che in carta igienica ( nell'illusione di rendere la vita più dolce e meno piena di m---a🤣).


“Sarei già andato davvero lontano, Tanto lontano quanto è grande il mondo, Se non mi trattenessero le stelle Che hanno legato il mio al tuo destino, Così che solo in te posso conoscermi. E la poesia, i sogni, il desiderio, Tutto mi spinge a te, alla tua natura, E dalla tua dipende la mia vita.” 
(Johann Wolfgang Goethe)

giovedì 6 luglio 2023

🤍Mai come te

Autore: Adelia Marino

Pubblicazione: 2018

Lunghezza stampa: 194 pagine

Genere: Romance New Adult


                    🤍🤍🤍1/2 

La trama:

Dakota Turner ha un piano preciso: finire il college, non deludere suo padre, evitare ogni tipo di guai. La sua migliore amica, però non la vede così e la trascina a una gara clandestina nel bel mezzo della notte, durante la quale Dakota nota un’auto scura, lucida, perfetta. Il contrario del suo proprietario.

Blake Scott è un’anima nera. È stato costretto a crescere in fretta e si è sempre preso cura del suo gemello. Autoritario, dalla battuta facile e con un vocabolario colorito, ama tutto ciò che è pericoloso. Si accorge subito della ragazza abbronzata e completamente fuori posto che si aggira vicino alla sua macchina. Con quei bellissimi occhi, le onde bionde e l’atteggiamento da educanda, sembra una principessa. E una principessa non starebbe mai con un soldato, non sfiderebbe il destino per uno che distrugge tutto ciò che bello. E lei lo è.

Dakota e Blake sono il giorno e la notte. Infastidirla diventa lo scopo principale delle giornate di Blake. Vederla arrabbiata per lui è... eccitante. Non importa quanto si detestino, il desiderio che provano l’una per l’altro è irresistibile.

La recensione:

La trama, per semplice che sia, è ben sviluppata e scorre molto bene. È la classica storia alla tre metri sopra il cielo in cui però il ragazzo non è così male, anzi è decisamente un personaggio ben riuscito. La protagonista non fa un vero percorso di crescita ma la troviamo abbastanza coerente in tutto il libro, cosa di cui mi dispiaccio, ma che comunque comprendo. Il genere e il target vengono pienamente soddisfatti. Nessun refuso e scrittura molto buona, le scene 🌶️ non sono così esplicite per cui chiunque può avvicinarsi a questo primo volume della serie Heartbeats di Adelia Marino. 

Sul finale del volume possiamo trovare l'estratto in cui ci prepara all'uscita del seguito, inserendo la nuova generazione, i figli dei personaggi di "Mai come te", spianandosi la strada a quella che sarà una bella saga romance famigliare. 

Un giudizio positivo nonostante in questi casi l'originalità venga sempre un po' penalizzata dal genere, ma chi sceglie un romance già lo sa e non vuole una trama complessa: vuole l'amore, il cattivo ragazzo di turno, il lieto fine...quindi un libro vincente. 

Sincera: l'ho scelto per la copertina, ma sono stata decisamente traviata, non era il genere che mi aspettavo, nelle successive la storia cambia e son riusciti a rendere giustizia al genere con una rappresentazione grafica più degna. 

«Ma non c’è una regola che vieta di portare le ragazze a casa?», strofinò il naso contro il mio. «Fanculo le regole». Catturò le mie labbra con le sue, aggirò l’auto e aprì la portiera del passeggero e solo allora decise di rimettermi con i piedi per terra.


martedì 4 luglio 2023

🤍L'inferno è femmina

 

Autore: Arianna Petracin
Editore: Dark Abyss (27 novembre 2021)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: ‎ 250 pagine


🤍🤍🤍🤍


LA TRAMA

Becca sta per compiere diciannove anni, ha degli occhi eccezionalmente chiari e un carattere eccezionalmente forte. Alla vigilia della sua festa, le viene svelato un segreto che nemmeno lei sapeva di celare. Così inizia la sua nuova vita in un mondo che le è congeniale, perché la perfezione non è umana, ma divina. Oppure… “L’inferno è femmina” è un dark fantasy ironico, ambientato in un inferno colorato e barocco, estremo come la giovinezza. Tra demoni spietati e giocosi, angeli algidi e licantropi fedeli si dipana la vicenda di Becca, che di quel mondo è la quintessenza al femminile.

RECENSIONE


Bisogna ammettere che questa Casa Editrice agli esordi abbia un gusto grafico davvero accattivante.

Trovo sia facile farsi tentare dalle loro copertine e dai loro titoli, tutto molto dark è molto fuori dalle righe. 

Questo è un libro che ho trovato leggero, divertente, appassionato. È stata una lettura piacevole, da portare a termine in una giornata, ebbene sì, era una serata buia e tempestosa e il mio animo nego agognava demoni e vampiri, peperoncini e inferno. Abbiamo tutti quella fase ogni tanto, così ho iniziato '' L'inferno è femmina'', è un titolo che consiglio agli amanti del genere, trovo la scrittura della cara Arianna molto bella e fluida, seppur alle prime esperienze sembra una scrittrice navigata e questo genere ne esalta le qualità. Ho dato quattro cuori perché ritengo che ci sia del potenziale e qualche risata questo volume me l'ha regalata.

Gli ''errori'' ci sono, non parlo di refusi o problematiche grammaticali, in questo è stato fatto un lavoro eccellente, quello che purtroppo mi lascia sempre un po' con l'amaro in bocca, quando si parla di esordienti, è il fattore fretta. Sembra sempre che l'autore abbia timore di non riuscire ad arrivare alla fine, o forse è solo la smania di arrivarci, non lo so, ciò che ne consegue è un lavoro che lascia un po' a desiderare. 

Può sembrare una critica negativa, in realtà quando da un libro voglio di più è perché mi è piaciuto davvero e se alcune cose fossero state approfondite lo avrei trovato davvero perfetto.

Auguro il meglio a questa autrice e alle sue oscure idee, con tutta l'intenzione di seguirla e vedere la sua crescita dalla prima linea.

lunedì 3 luglio 2023

🤍Una notte morta e tempestosa

 

Editore: ‎ Bacchanalia House (22 maggio 2023)
Lingua: ‎ Italiano
Autrice ‎ Steffanie Holmes
Lunghezza stampa: ‎ 320 pagine

               
   
🤍🤍🤍 1/2 

                                                   

La trama:

Cosa si ottiene quando si incrociano una libreria maledetta, tre uomini sexy di fantasia e un misterioso omicidio da risolvere?



Dopo essere stata licenziata dallo stage di moda a New York, torno a casa con una sensazione di fallimento e vado a lavorare nella pittoresca libreria del villaggio. Forse, essere circondata da grandi della letteratura mi aiuterà a trovare una nuova strada.

Ma la mia vita tranquilla diventa più bizzarra della finzione: una misteriosa maledizione sulla Libreria Nevermore riporta in vita personaggi immaginari, in corpi che sono veri oggetti del desiderio. Ora mi ritrovo a fare duelli di poesia con l'impertinente corvo dai capelli scuri di Poe, a salvare i clienti da uno scontroso Heathcliff tatuato, e a ricevere consigli di vita dal galante ma malvagio James Moriarty. Il tutto mentre cerco di non innamorarmi dei tre splendidi uomini che dovrebbero esistere solo nella mia immaginazione.


Sembra fantastico, vero?

Beh, lo è.

Omicidi a parte.

Proprio così: omicidi. Si scopre che il mio pittoresco villaggio inglese è al centro di omicidi.

La mia ex migliore amica viene trovata morta con un coltello nella schiena e io sono la sospettata principale. 



Se voglio ripulire il mio nome dovrò fare come Agatha Christie. Riusciranno i miei fidanzati di fantasia a tenermi fuori dalla prigione?

I misteri della Libreria Nevermore sono ciò che si ottiene quando tutti i propri fidanzati letterari escono dal mondo dei libri e prendono vita. Se si mettono insieme un cupo antieroe, un maestro del crimine, un corvo impertinente e un'eroina con un cuore grande (e una collezione di libri ancora più grande) si ottiene questa appassionante serie di misteri paranormali dell'autrice bestseller di USA Today Steffanie Holmes.

La recensione:

Come sempre sarò sincera, ma questa volta, forse, anche un pò incoerente.

Ho iniziato il libro vedendo dei difetti, l'autrice ha senz'altro avuto una bella idea, ma secondo me la ''voglia di vendere facile'' ha preso il sopravvento su trama e scrittura.

La scrittura è semplice ma veloce, tutto si evolve con rapidità e tiene incollati alle pagine, quelli che dovrebbero essere i plot twist sono però di facile immaginazione e la parte ''thriller'' è un pò lasciata al caso. La parte relativa alla libreria Nevermore, ai ragazzi e ai segreti e misteri che li accompagnano è ben gestita, ma il volerci inserire l'omicidio e l'indagine secondo me non è riuscito. Non faccio spoiler, ma al di la dei protagonisti abbiamo solo altri quattro personaggi: uno è morto, uno è il parente per eccellenza, uno è evidente che sia stato messo per depistare, non serve certo il caro Sherlock ...

Mi ricorda un pò il tentativo della Maniscalco di scrivere la serie de Sulle tracce di Jack lo squartatore, Alla ricerca del principe Dracula ecc... chi li ha letti saprà che son ''carini'' ma niente di più, il vano tentativo di un fan dell'investigativo ( Poirot, Murple, Holmes, Maigret) di creare un giallo degno di quelli che ci han fatto innamorare del genere. 

Ma il confronto a questo punto non sarà con pizza e fichi ma con Christie, Doyle, Simenon e...

bè o sei un cazzo di genio o risulterai mediocre, soprattutto se vorrai cavalcare la loro onda, piuttosto che creare il TUO personaggio, la TUA storia. Certe cose non possono nemmeno essere ricalcate.

Faccio un esempio: 

Kerry Maniscalco. Scrive di questa ''detective'' improvvisata caratterizzandola come un bizzarro Sherlock, versione ragazzina incompresa e ovviamente del sesso ''sbagliato'' per l'epoca per fare ciò che la appassiona. 

Non contenta sceglie titoli altisonanti per i quattro libri, citando Dracula, il Diavolo, Houdini e  Jack lo Squartatore.

Ora la mia umile deduzione, Watson, è che inevitabilmente le aspettative del lettore vanno alle stelle, citi il meglio del meglio, lo si compra per forza, si legge il primo, ma non si compra il seguito ( io ne ho tre perché son scema e li ho comprati prima di finire il primo 😅), perché ci obbliga al confronto e ...

...non reggerà mai mi dispiace.

Se invece avesse provato a scrivere la sua storia magari si sarebbe rivelata più capace e originale, avrebbe creato un personaggio all'altezza di se stessa e al quale avremmo potuto affezionarci.


La cara Steffanie Holmes mi fa lo stesso errore, meno peggio, ma lo stesso.

Lei fa ciò che tutte noi vorremmo, prende i personaggi che amiamo, l'antagonista, l'antieroe, il criminale, l'incompreso, lo rende un pezzo di manzo D.O.C. e ci da un livello di erotismo che no troveremmo mai nel libro originale. E fin qui te lo appoggio, è geniale, è anche un tributo all'autore che ci ha conquistate coi suoi personaggi ma... 

Il cocktail secondo me funziona poco perché è stato miscelato male. 

Okay gli antieroi strabuonicomeilpane che prendono vita come li vorremmo e non li abbiamo mai visti, versione erotica ecc...Okay la parte del giallo ecc... ma la combo abbinata come ha fatto lei non va bene. 

Esempio piccolo spoiler:

Il terzo giorno che si conoscono lei si fa scopare attratta da lui, innamorata dell'altro, incuriosita dal terzo, il tutto a un metro dalla scena del crimine in cui è stata ammazzata la migliore amica.

Cioè capite che stiamo un pò forzando le cose? Il vincere facile dov'è? Il personaggio che sogno lo estrapoli dal suo libro, me lo porti in casa e mi fai sbattere contro la parete. Okay hai vinto, ma faccela una trama decente intorno, o almeno sviluppala in modo più articolato. Se la parte relativa ai ragazzi ha il suo perché, con misteri annessi alla libreria, tutto ciò che gli ruota attorno sembra una fanfiction di bassa qualità.

Detto questo la mia totale incoerenza mi porta a suggerirvi di leggerlo perché lo sto adorando, prendere i ''cattivi'' ha funzionato e voglio assolutamente continuare a leggere di loro anche perché nelle storie originali non hanno avuto quell'approfondimento che meritavano. A livello di caratterizzazione ci siamo, loro tre son riusciti alla perfezione, mi sta un po' sulle balle la protagonista ma non saprei dire perché ( o forse spiegarlo richiederebbe troppo tempo).

Non fosse per la parte erotica il target secondo me sarebbe young adult, purtroppo sta a metà tra il vorrei ma non riesco. Ma lo amo. 

Sono oggettiva nella recensione, ma lo amo e li leggerò tutti, non solo, li comprerò per esporli in libreria e avere i miei amati ''cattivi'' li con me a disposizione.


Inizio oggi il secondo, già disponibile su Kindle Unlimited, in attesa del terzo in uscita il 10 luglio 2023.


Memorie di uno strangolatore. Vol.4 in uscita il 29 agosto 2023 

Sono anche venuta a conoscenza dell'esistenza della novella. Per ora disponibile in versione inglese 


Alcune scene sono davvero un po' spinte per cui partirei da un'età di lettura dai sedici anni almeno 🤔

Lui ridacchiò. «Ti ho detto che avrei fatto in modo che mi implorassi.» 

Morrie mi sollevò senza difficoltà, con le labbra sempre appiccicate alle mie. Mi cullò, tenendomi stretta tra le braccia forti. «Dove lo vuoi?» Morrie mi sussurrò contro le labbra. «Addosso agli scaffali? Sulla scrivania di Heathcliff? Potremmo essere davvero perfidi e scopare nella sezione Religione.»






🖤 Cour des Revenants - Holland Academy

  Copertina --> Link di acquisto Amazon Titolo: Cour des Revenants Autrice: Amanda Fall Editore:  Words Edizioni Genere: Fantasy Romanc...