🤍🤍🤍1/2 /5
Copertina flessibile: 250 pagine
TRAMA:
Una storia nella quale si intrecciano avventura e magia e che nasce da un lontano passato di sofferenza, trovando il suo epilogo in una piccola valle, creduta dai più insignificante ed estranea a notevoli avvenimenti, ma che invece si rivelerà il fulcro di un’epica avventura. E questo grazie alla presenza di un menhir, attraverso cui potenti energie daranno vita a un antico rito; un rito nefasto, con il quale i protagonisti dovranno inevitabilmente fare i conti.
Cosa è successo ad Anja? Chi è quella vecchia megera comparsa dal nulla? Una pestilenza e strani avvistamenti; c’è una regia dietro questi eventi?
Tutte domande alle quali Wick, eroe sospeso tra due popoli, quello degli uomini e quello dei Lemmick, dovrà rispondere sbrogliando una matassa intricata. Tra viaggi, fulminee scene di combattimento e repentini cambi di fronte, egli, nello svelare l’arcano che si cela dietro questi avvenimenti, troverà risposte relative al proprio passato, rievocando eventi, immagini e sensazioni sepolti da tempo nella sua mente.
Non il classico scontro tra buoni e cattivi, ma qualcosa di più complesso e sfaccettato che metterà il lettore nella condizione di immedesimarsi in entrambi e, forse, anche in difficoltà nel distinguere chiaramente tra il bene e il male.
RECENSIONE:
Libro letto in collaborazione con l'autore.
La storia è scritta bene, con un linguaggio semplice, chiaro, lineare e senza fronzoli.
Destinato un pubblico eterogeneo di adulti e ragazzi.
Per chi dice che il fantasy italiano, se mai sia esistito, è morto: mi permetto di dissentire.
Il 'mattone' di 1000 pagine, non necessariamente avrà qualcosa da farsi invidiare da questo libro di 250, perché qui l'autore riesce a inserire tutto quello che serve a una storia per funzionare.
Abbiamo una sorta di viaggio dell'eroe che può dirti concluso come è iniziato.
Abbiamo dei bambini tra i personaggi principali e questo è il motivo per cui reputo la lettura adatta anche a chi si sta avvicinando al genere.
C'è un'antagonista, perché non mi sento di chiamarlo 'il cattivo', perché in questo libro il confine tra bene e male è sottile e metterà alla prova il giudizio del lettore.
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, come anche le descrizioni degli ambienti.
La definizione di fantasy puro è questa, il fatto che sia senza fronzoli e non si perda in cose inutili al racconto, al viaggio, alla missione.
Se vi aspettate una componente romance o di qualsiasi altro tipo rimarrete delusi, ma a quel punto vi consiglierei un volume più vicino al vostro genere preferito.
Credo che questo volume abbia molto da insegnare e molte cose siano concettuali, se pur espresse con semplicità.
Ringrazio l'autore per questa possibilità e per averci mandato il cartaceo autografato del suo romanzo.
Grazie Andrea
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