sabato 10 febbraio 2024

🤍 Eterno come la notte

Autore: ‎ Krisha Skies
Lunghezza stampa: ‎ 558 pagine

A meno che non lo siano il primo quarto di luna dopo il disgelo o il cielo bianco che accompagna la prima neve dell’inverno.»
«Se potessi ti guarderei ancora e ancora» sussurrò. «Ti terrei con me notte e giorno solo per poterti
contemplare, con i vestiti e senza.»


                                           🤍🤍🤍🤍
La trama:

Per il demone e la fanciulla quella notte sarebbe potuta durare in eterno.


La diciottenne Hajnalka, aristocratica erede della Marca di Fayan, ha solo due obiettivi nella vita: seguire alla lettera i dettami della religione del Dio della Luce e dare un erede al giovane sposo, quartogenito del Principe Protettore di Zaravija. Quando, durante le festività organizzate dal Principe per l'inizio della primavera, incontra gli occhi d'argento di Mihàly Rostslav, tutti i suoi buoni propositi rischiano, però, di crollare. Per lei Mihàly è il male, il demone che l'ha marchiata con un morso. Hajnalka lo detesta con tutta se stessa, e non riesce a perdonarsi di provare attrazione per quell'essere immortale che muta aspetto al sorgere e al calare del sole: di giorno è un giovane seducente dal volto d'angelo, di notte invece assume le sembianze di un uomo possente e sensuale dai lunghi capelli neri e dallo sguardo gelido.
Dal canto suo, anche Mihàly mal sopporta la vicinanza di Hajnalka. Dopo aver ceduto all'istinto e aver assaggiato il suo sangue, due anni prima, è caduto in disgrazia presso il suo stesso casato perdendo titoli e prestigio e adesso è costretto a rappacificarsi pubblicamente con lei per compiacere il fratello maggiore, Andràs Rostslav. Mihàly la detesta, disprezzandone l'intransigenza, ma nello stesso tempo desidera ferocemente farla sua, possederla. Non si aspetta, durante la permanenza nella dimora del Principe Protettore, di ritrovarsi legato proprio a lei mediante un'oscura e potente magia di sangue. E per di più mentre misteriosi demoni della sua stessa razza attaccano il castello, facendo strage degli abitanti. Insieme ad Hajnalka e ai pochi sopravvissuti, Mihàly dovrà mettersi in salvo e cercare di dare un nome a nemici senza volto che sembrano nutrire un interesse particolare per la ragazza e per il suo sposo. Ma allearsi con l'oggetto dei suoi desideri non sarà facile, soprattutto quando l'attrazione rischierà di diventare insostenibile...

La recensione:

Eccolo qui! Il caro libro antiblocco che, dopo mesi di pagine iniziate e abbandonate, ti prende di forza, ti sbatte in un mondo fantasy con personaggi stracaratterizzati e boom!!! Il blocco del lettore? Cosa essere? Boh...quasi 600 pagine divorate in due giorni e una smania di leggere il seguito pazzesca.
Con Krisha non era la prima volta per La Corte di Carta e Inchiostro, ma era la prima volta per Me e devo dire...vi devo dire...che sono pienamente soddisfatta. Posso affermare che siamo davanti a un nome che è anche una garanzia, ma veniamo al tecnico:
-Caratterizzazione ottima, i personaggi si distinguono bene tra loro per caratteristiche molto diverse, atteggiamenti tipici della loro razza e anche atipici proprio in confronto ad essa.

''Allora mettiamola in questi termini, mia signora. Io non ho mai avuto bisogno di obbligare nessuno''

Sarà facile amare l'uomo drago (fin troppo😏), perdere la testa per alcuni demoni (e fin qui forse la scontata sono io🤣 ma cavolo Mishka!) o trovarsi in una situazione di empatia ma anche disgusto nei confronti di un ''monaco'' che si lascia prendere la mano (ma chi sono io per giudicare qualcuno che cade preda dei suoi istinti, tra l'altro poco esplorati).
-La protagonista non è la solita stupidina, in questo caso capisco molto il filo dei suoi pensieri e credo non sarebbe facile per nessuno rapportarsi con certe situazioni, quindi brava! non sei una che se le va a cercare, non troppo almeno...
-Word building direi perfetto! Krisha non descrive, mostra. Ci fa vedere esattamente ciò che abbiamo davanti e non è difficile immaginare una pioggia di sangue o una vecchia locanda, le scaglie e gli occhi dorati del drago o le radici vive di un albero leggendario, persino i vestiti eterei delle fate assumono consistenza grazie alle sue parole.
-Ho trovato le prime pagine complesse, per la dinamica che si è scelto di descrivere come prima scelta e per i nomi difficilmente pronunciabili, ma pochissimo tempo dopo il tutto acquista senso e i nomi diventano fonte di curiosità e ricerca non appesantendo il racconto ma arricchendolo ulteriormente.
-L'autrice? Fantastica! Una persona alla quale poter scrivere alle 2:00 di notte invocando il bisogno di un secondo libro, chiedendo una rassicurazione sul fatto che ci sarà e possibilmente al più presto😅.
Krish è stata bravissima a chiudere alcuni interrogativi che la trama aveva intessuto, mentre ne ha lasciati altri talmente aperti che leggere il seguito diventa vitale e indispensabile.
-I temi dark effettivamente sono presenti, ma più a livello emotivo che descrittivo, ci sono svariate scene di violenza ( nulla che anche un quattordicenne, a mio avviso, non possa leggere), ma spesso è una violenza che non sfocia nell'atto fisico, ma morale, la violazione, la privazione del potere di scelta della ''vittima'' e questo accade anche a chi non ci si aspetterebbe mai, ma non aggiungo altro o cadrei nello spoiler.
-Tra le righe si denunciano una serie di ingiustizie. Parte della crescita dei personaggi è anche il rendersi conto di essere circondati da bugie e corruzione, chi ha alzato la frusta dell'educazione su di noi, per cambiarci, sottometterci, purificarci in nome del bene non è detto che stia dalla parte giusta, l'ambiguità di certi personaggi ci porta a riflettere. E il Male? Seppur circondato di ombre non è detto che sia così oscuro, per lo meno è sincero nella sua crudeltà. Si potrà dire sincera anche la bontà di chi si definisce dalla parte del bene?
E chi saranno alla fine buoni e cattivi? Dubitate e ricredetevi, riflettete e scegliete a chi dare fiducia. Io l'ho fatto e se sia rimasta delusa o meno sta a voi scoprirlo, leggendo e facendo le vostre scelte, lasciatevi ammaliare o convincere...

''Era stato terrificante... e splendido. Una lama coperta di miele.''

Sono felicissima di essermi approcciata alla sua penna, alla sua persona e al suo bel demone (si, preferisco la versione demoniaca😅).

Chi conosce Krisha sa...chi non la conosce può recuperare la recensione di Requiem di 🖤Erin, se desidera un retelling su Ade e Persefone, oppure dare una possibilità a questo mito, questa leggenda che l'autrice crea con la sua penna fluente.

''Per il sangue del Grande Demone! Perché, pur odiandoti, ti desidero di più ogni secondo che passa?''♥

Vi lascio il link della Recensione di Erin di "Eterno come la Notte".
Nessuna delle due ha letto la recensione dell'altra, prima della pubblicazione e, soprattutto, non ci siamo confrontate sul libro una volta finito.
La penseremo uguale? Abbiamo avuto percezioni diverse? 
Scopritelo QUI

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