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Il volume è incluso in K.U.

Autore: Krisha Skies
Pagine cartaceo: 648
Genere: Dark fantasy
Trama
«Né demoni né angeli ti porteranno via da me.»
Nascosta nel luogo più improbabile a cui potesse pensare, circondata da affascinanti ma letali silarziv, demoni che si nutrono di sangue umano, la giovane Hajnalka è costretta a recitare il ruolo della serva per sottrarsi a chi la sta cercando. Mihàly, che tra quei demoni è forse il più famelico e pericoloso, la protegge e vigila su di lei senza celare l'attrazione nei suoi confronti, ma non può darle l'amore che desidera. La loro relazione burrascosa e passionale provoca in Hajnalka forti sensi di colpa: lei, moglie del nuovo Principe Protettore di Zaravija, devota al culto della Luce Divina, è diventata serva e amante di un empio demone e non riesce a perdonarselo.
Ma fare i conti con la propria coscienza, e con un amante circondato sempre da giovani e bellissime donne che fanno a gara per nutrirlo, diventa presto l'ultimo dei problemi della principessa. Quando Mihàly è costretto a partire con il fratello Andràs per Zaravija, invitato ad assistere all'incoronazione del nuovo Principe proprio da chi ha tramato per ucciderlo, Hajnalka resta alla mercé della madre di Mihàly e di Beatrix, promessa sposa del demone. Oltre a dover nascondere a ogni costo la sua identità, la ragazza deve inoltre lottare contro la maledizione che la sta trasformando in una creatura forte e più pericolosa persino di un silarziv.
Mentre Mihàly e Hajnalka cercano disperatamente di ricongiungersi, la scoperta di tradimenti e di antichi segreti legati alla stirpe dei silarziv mette a repentaglio il loro già turbolento rapporto. E tutto alla vigilia di una guerra tra creature immortali, pronte a battersi per il potere fino all'ultimo respiro.
RECENSIONE
❤❤❤❤❤💓 - Capolavoro.
Come si fa a superare un blocco di lettura, terrificante?
Con Krisha.
Ho scoperto che il libro ha 648 pagine, scrivendo la recensione, ed è tutto dire.
Ma andiamo per ordine.
Se Eterno come la Notte mi aveva incatenata con la sua atmosfera oscura e magnetica,
Oscuro come l’Abisso mi ha letteralmente risucchiata nelle sue pagine, trascinandomi in un vortice di emozioni così intense da lasciarmi senza fiato.
Hai presente quella sensazione di essere completamente immersi in una storia, di percepire ogni emozione sulla pelle, di vedere ogni scena prendere vita davanti ai tuoi occhi? Ecco, questo è quello che mi è successo con il secondo volume della saga di Krisha Skies.
La scrittura dell’autrice è qualcosa di magico.
Fluida, evocativa, perfettamente calibrata. Non si limita a raccontare, ti fa vivere la storia.
Dimostrando, ancora una volta, di possedere una padronanza della scrittura STRAORDINARIA, capace di fondere eleganza stilistica ed emozioni potenti in un equilibrio perfetto.
La prosa è fluida, raffinata e perfettamente adatta all'epoca e all'ambientazione del romanzo, senza però risultare artificiosa o appesantita.
Non ci sono descrizioni superflue, né spiegoni che spezzano il ritmo. Ogni dettaglio si incastra perfettamente, creando un worldbuilding che non sembra costruito, ma reale, tangibile.
Non vi è mai un'esposizione forzata, nessun momento in cui il lettore si sente trascinato fuori dalla storia per ricevere spiegazioni. Ogni dettaglio viene introdotto con naturalezza, permettendo di vivere il mondo dei silarziv e dei diversi regni, in modo organico, come se fosse un luogo reale e non una costruzione letteraria.
E io, come lettrice, non ero più solo un’osservatrice: ero lì, tra le pagine, accanto ai personaggi.
E i personaggi… parliamone.
Hajnalka è rimasta coerente con sé stessa, e questo è uno degli aspetti che più ho amato.
Un esempio perfetto di coerenza narrativa.
Sempre più tormentata dal suo ruolo e dalle sue scelte morali, deve affrontare non solo la difficoltà di conciliare i suoi doveri con le sue passioni, ma anche un destino che la travolge con forza, trasformandola in qualcosa di più. Incarna il conflitto interiore del personaggio: da una parte la donna, fedele, che lotta per rimanere se stessa, dall’altra la seduzione di un potere che la consuma e la spinge a diventare qualcuno che non avrebbe mai voluto essere.
Troppo spesso capita che protagoniste così tormentate subiscano un cambio di carattere improvviso, solo per far avanzare la trama. Qui no. Lei cresce, cambia, ma lo fa in modo naturale, credibile. Rimane lei, con le sue contraddizioni, le sue paure, il suo tormento. L’ho sentita vera, viva. Il suo conflitto interiore tra ciò che crede di dover essere e ciò che sta diventando è reso in modo vivo e autentico. Una protagonista forte non perché imposta come tale, ma perché costruita con profondità psicologica, credibilità, dubbi e insicurezze.
Mihàly… beh, Mihàly è semplicemente devastante. Letale e sensuale, crudele e protettivo. È un personaggio che sfugge a ogni definizione, perché non è né l’eroe né il villain: è un personaggio complesso, ambiguo, un demone nel vero senso della parola, ma anche un uomo in cui convivono desiderio, rabbia e qualcosa di ancora più profondo. E il suo rapporto con Hajnalka è pura tensione. Un gioco pericoloso fatto di attrazione e rifiuto, di sguardi brucianti e parole taglienti. Li ho amati, li ho sofferti, ho divorato ogni scena tra loro con un misto di ansia e trepidazione.
L'ambientazione del romanzo è un altro elemento di assoluto pregio e che meriterebbe di essere approfondito.
Il mondo dei silarziv è un mondo oscuro, elegante e spietato, fatto di gerarchie, segreti e minacce sempre incombenti.
Ci si ritrova immersi in questa società senza nemmeno accorgersene, perché Krisha Skies non ti racconta come funziona: te lo fa vivere. Non leggi di un luogo, ci sei dentro, ne respiri l’atmosfera, ne percepisci la pericolosità, i giochi di potere, le tensioni sottili che scorrono tra i personaggi.
Ammetto che, in fase di lettura, ricordando altri personaggi comparsi nel primo volume, un po' temevo la descrizione dei diversi regni presenti o la comparsa di ulteriori personaggi. Ma anche qui, ci sono stati proposti con gli occhi dei protagonisti, assimilando le giuste informazioni, creando coerenza strutturale, ma senza il soffermarsi troppo con descrizioni spezza ritmo, arrivando a sentirsi completi e comprenderne la totalità e intuire le varie sfaccettature e sfumature.
Krisha ha indubbiamente fatto suo lo Show don't tell e credo che sia una delle scrittrici, lette fino ad adesso, più capaci ad utilizzarlo. Senza dimenticarsi che è tutto un prima persona, con alternanza di POV. Il rischio di buco o carenze è dietro l'angolo, ma non capita MAI.
Il romanzo è un crescendo continuo. All’inizio pensi di avere il controllo, di poter gestire quello che sta succedendo. Ma poi tutto si intensifica: le relazioni si complicano, i segreti vengono svelati, il pericolo si fa sempre più vicino. E quando credi di aver capito dove stia andando la storia, Krisha ti sorprende, ti colpisce, ti strappa via il terreno sotto i piedi.
Il ritmo della storia è perfetto: Krisha sa quando rallentare per permettere ai lettori di riflettere, quando accelerare per mantenere alta la tensione, senza mai perdere il controllo della narrazione. Ogni capitolo si rivela un passo importante nell’evoluzione della trama e dei personaggi, senza mai dare l’impressione di essere una “riempitivo” o una “sospensione” dalla parte principale della storia. Ogni parola ha un suo peso, ogni scena è un tassello che arricchisce l’intera opera.
E il finale… il finale. Non dirò nulla, perché merita di essere vissuto senza anticipazioni. Ma posso assicurarti che, una volta arrivato all’ultima pagina, rimarrai lì, con il cuore in subbuglio e la mente che urla: voglio di più.
Volevo poter cancellare la memoria per poter innamorarmi del libro, ancora e ancora.
Se Eterno come la Notte aveva già dimostrato il talento dell'autrice, Oscuro come l'Abisso lo conferma in modo definitivo.
Krisha Skies merita di essere letta, conosciuta e amata, capace di regalare storie sempre più coinvolgenti, intense e costruite con una maestria rara, ben superiore a tantissimi libri "virali internazionali".
Non è solo una storia di magia e potere, ma un viaggio emozionante nell’animo umano, nelle sue lotte, nei suoi desideri e nelle sue contraddizioni. Krisha Skies ha creato una saga capolavoro, e se questa serie non la consacra tra le autrici più apprezzate del panorama fantasy italiano, allora abbiamo un problema.
Un capolavoro da non perdere assolutamente.
La dilogia Eterno come la notte e Oscuro come l’Abisso è un’opera che rimarrà nel cuore di chiunque avrà la fortuna di leggerla.
Consigliatissimo.
Grazie Krisha
Erin