venerdì 13 gennaio 2023

🤍Reviviscentia

    
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TITOLO. Reviviscentia

AUTORE. Roberto Soraru

PAGINE. 45

GENERE. Horror 

Racconto Lungo

Due righe sull'autore: 

Roberto Sorarù nasce in provincia di Belluno, nel 1988. Sogna di fare lo scrittore, ma nella realtà lavora nel mondo dell’occhialeria. Esordisce con il primo racconto nell’antologia 365 storie d’amore, di Delos Books. Seguono altre pubblicazioni nelle successive raccolte della serie 365 racconti e Il Magazzino dei Mondi. Nel 2015 viene selezionato per la pubblicazione sulla rivista Robot, attraverso il contest I vagoni di Trainville. Nel 2018 esce il suo primo racconto lungo, Uccidere e morire a Los Angeles, nella collana Delos Passport. Nel 2022, Reviviscentia segna il suo esordio nella narrativa horror.


Ognuno di noi ha dei fantasmi che lo perseguitano. Ma se a lungo andare ti lascerai sopraffare da loro, finirai per diventarne uno tu stesso.


In questo periodo preNatalizio ci siamo focalizzate molto su autori emergenti, molti dei quali ci hanno fornito i loro racconti, brevi o lunghi da leggere.  Questo nello specifico è un horror di quarantacinque pagine. In esse l'autore si esprime a meraviglia, senza refusi ( ho colto una è accentuata che non avrebbe voluto l'accento ma lo perdono 😅), con un linguaggio pulito e scorrevole. Riesce a tessere una trama ricca che ci prepara a un finale quasi cinematografico. Non ho alcun commento per quanto riguarda la scrittura ineccepibile. Apprezzo molto il suo stile che corrisponde perfettamente ai miei parametri. Di questi racconti ho capito che se scritti bene, mi lasciano quel vuoto nel cuore di chi vorrebbe leggere di più. Una parte del mio cervello sapeva che ci stavano avvicinando alla fine, mentre l'altra era convinta di avvicinarsi al vero inizio. Questo credo sia il vero traguardo, lasciare il lettore speranzoso... Non posso dire di aver provato grandi emozioni e questo è il difetto.  Purtroppo in questo caso il numero esiguo di pagine, non ha permesso di approfondire quanto mi avrebbe dato quel quid in più. È tutto perfetto, troppo, la perfezione talvolta può risultare fredda. Se all'inizio ho sentito il calore dell'infanzia del protagonista, i suoi occhi da bambino, così come nel ritorno a casa, ho trovato invece che molte parti potevano essere approfondite. Il rapporto coi familiari doveva suscitare più emozione e sinceramente non è arrivata. Il vecchio aveva un potenziale incredibile, ma la fine della sua avventura non mi ha provocato nulla. È una recensione che non vorrei arrivasse nel modo sbagliato. Non è negativa, tutt'altro. Credo che con cinquanta pagine aggiuntive l'autore avrebbe senza dubbio dato spazio a ciò che avrei voluto. Non ne dubito, credo nelle sue capacità e in questo caso il limite è stato la lunghezza. Per me un libro deve suscitare qualcosa e mi rendo conto che in poche pagine non sia facile . Detto ciò vi invito a dargli un'occasione. Le persone che sanno scrivere non sono poi molte e Roberto è senza dubbio una di queste. Sono entusiasta dell'idea che gli autori stessi ci stiano contattando per mettersi alla prova e ottenere la nostra opinione. Vogliamo dare voce agli emergenti italiani ed è un piacere avere a che fare con chi merita. Vi invito quindi a recuperare i suoi scritti. 

🤍Sorex.


Per la recensione di Erin —> Reviviscentia- Erin  


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