domenica 22 giugno 2025

🤍Melanie

Data di pubblicazione: 15 giugno 2025
Genere: Distopico. Romance. Fantasy.
Serie:  Storie della Nuova Era
Lunghezza di stampa: ‎ 346 pagine

🤍 🤍 🤍 🤍 🤍 

«Non sei tu a stabilire cosa lo è. Accettare di non intervenire a volte è più difficile che guarire.»

La trama:

Quarantacinque giorni.
Ecco il prezzo che pagherò per salvare la mia famiglia, finita nelle grinfie dell’Inquisizione.
Quarantacinque giorni durante i quali dovrò prestare il mio aiuto agli immortali. Dopodiché sarò libera, comunque vada, perché so bene come stringere un patto con loro e sono consapevole che stabilire un termine specifico sia essenziale. Li studio da tutta la vita, figurarsi se non so come si fa!
Quello che non so, invece, è che per portare a termine la mia parte dell’accordo quei quarantacinque giorni io dovrò trascorrerli in una realtà che già nel tempo di una cena si dimostrerà potenzialmente letale.
Ma soprattutto non so che dovrò farlo legata a uno di loro: Leth, un telepate bello come il peccato che al mio arrivo nell’Oltremondo mi metterà in guardia da una sfilza di pericoli diversi, non ultimo se stesso, e il momento dopo mi rivendicherà come sua.

«C’è altro?»
«Una cosa, sì. Reclamo la strega per me.»
Mi voltai così di scatto che probabilmente loro tre riuscirono a sentire il suono della punta del mio naso che sferzava l’aria.
Ero appena diventata di proprietà di una fata.

«Non ti stavo chiedendo il permesso.» «Con me è tutto molto più facile se lo ottieni, il permesso, fata, che tu ritenga di doverlo avere o meno.»

La recensione:

Ho letto ogni libro di questa serie, attendendo con impazienza le varie uscite.
Con Melanie, Norma Tarditi si conferma un'ottima scrittrice.
La sua penna scivola morbida a comporre una storia delicata ed emozionante, che ben si intreccia con quelle che abbiamo avuto la fortuna di leggere prima.
Melanie non è solo la protagonista, ma LA protagonista, che più ho amato in anni di letture.
Ha un carattere forte e impulsivo, spensierato e sognatore, ma questo non la rende la solita idiota che fa scemenze o mal si pone col mondo, infilandosi in situazioni assurde che gestisce anche peggio.
No! Mel è stupenda.
Rimane se stessa, coi suoi ideali e la sua etica, con la sua bontà e la sua speranza.
E` un personaggio che ho adorato, come anche Leth, che rappresenta tutto ciò che è giusto.
Bello da togliere il fiato, misterioso quanto basta ma, anche in questo caso, non abbiamo il prototipo di ''malessere'', abbiamo un uomo che ha sofferto le sue pene, imparato da esse, ma da esse ha tratto comunque il buono e ha distinto sempre tra persona e persona, senza mai generalizzare; 
seppur il suo passato avrebbe potuto giustificarlo, lui non si è lasciato cambiare.
La scrittura della Tarditi è sempre molto pulita e mai volgare.
La tensione sessuale si respira e la componente erotica è presente ma sempre con eleganza nel descriverla e senza cadere nella volgarità.
Questo rende il libro adatto a tutti, perché è di fatto una storia d'amore...
ma non solo.
In Melanie ho trovato un libro accattivante e pieno di insegnamenti.
Si toccano temi profondi sulle donne; la stregoneria è un ingrediente che dovrebbe farvi capire cosa intendo senza costringermi a spoiler.
Il libro si incastra alla perfezione coi precedenti, dandoci un ulteriore pezzo del puzzle che è La Nuova Era e rendendoci sempre più chiare le dinamiche tra i personaggi.
Felice di aver riletto qualche riferimento a Neur (che rimane il mio bestie🫠).
Concludo dandovi la mia classifica della serie: 
Stramonium
Melanie
Helichrysum
Centaurea

Non so come faccia Norma, davvero non so se faccia tutto parte di un grande Disegno nella sua testa o se qualche volta abbia anche un colpo di fortuna, che le serve il collegamento perfetto...fatto sta che ci riesce.
Trovo strepitoso come possa collegare tutto così bene. Ogni incontro di ogni personaggio con un altro, apre mille possibilità alla storia di altri. 
Lo trovo fantastico: il bacio, la tintura, la profezia.
Grazie Norma, come sempre...grazie per ciò che scrivi e per l'amore che ci metti e che traspare a ogni riga.

Grazie perché, anche quando sembra che un tramonto eterno perda di magnificenza...tu riesci a creare due soli e un'alba che spazza via tutto ciò che è immobile e fa tornare a battere il cuore.

E allora continua...
Scrivi per soldi, perché nel bene e nel male sfamano.
Scrivi per noi, che ci saremo sempre.
Scrivi per te stessa, perché ti farà sempre essere felice, quando ti sembrerà che 'bene' non sia abbastanza.

Mi aveva guardata sempre, come nessuno mi aveva guardata mai.

venerdì 20 giugno 2025

Valleyknight: The Hunter and the Pirates (Valleyknight World)


 Autore: Lisa Saporito
Genere: Romantasy
Target: 16-18 anni (ne ho di più, e mi è piaciuto un sacco)
Serie: Valleyknight World

*ogni libro della serie è autoconclusivo.

#poliamore #foundfamily #pirati #newadult #anciensecret


Trama:
Raven ha da sempre vissuto sulla Vendetta, l’aeronave di Cacciatori più famosa di tutto il Continente e delle Isole della Repubblica, ma il suo sogno più grande è quello di poter toccare terra almeno una volta. Dopo un altro fortunato abbordaggio, la ragazza, lasciata sola a custodire l’aeronave, si ritrova a bordo i pirati gemelli Kidd, intenti a trafugare nella cabina di sua zia e, vedendo in loro un’occasione di fuga, stringe un patto: li aiuterà a trovare la mappa che conduce alla Black Jackal, una misteriosa aeronave capace di solcare sia i mari che i cieli, se loro l’accompagneranno a visitare la terraferma.

È l’inizio di un’avventura che li porterà oltre i confini del cielo e della terra, e, forse, anche del proprio cuore, mentre nell’ombra un antico segreto sta per venire a galla.
Cambiare significa perdere una parte di se stessi per compiacere qualcun altro, e io non voglio essere compiaciuta, ma accettata!

Da“Valleyknight – The Prince and the Thief” e “Valleynkight – The Lady and the Butler”, il capitolo finale di questa trilogia autoconclusiva.

Recensione:
❤❤❤❤❤

In un panorama narrativo sempre più saturo di saghe fantasy a struttura verticale, dove l’azione spesso cannibalizza introspezione e linguaggio, Valleyknight: The Hunter and the Pirates si impone con sorprendente maturità come l’atto finale di un viaggio profondo e vibrante, non solo nella finzione di un mondo steampunk sospeso, ma anche – e soprattutto – nell’animo di una protagonista tormentata dalla sete di verità, di giustizia e di libertà.

A firmare questo romanzo è Lisa, giovane autrice italiana classe 1996, che conclude con questa opera la saga ambientata nel “Valleyknight World”.
Il suo stile narrativo affonda le radici nel fantasy classico e avventuroso, ma guarda con intelligenza al presente, integrando una sensibilità più adulta, un ritmo moderno, e una profonda consapevolezza dei dilemmi morali contemporanei. Pesca nel mondo Disneyano, tra cartoni e film celebri che hanno caratterizzato la nostra infanzia e li riporta al presente, con forza, maturità, ma senza perdere quelle sfumature che coccolano l'anima.
Non siamo, insomma, di fronte a una semplice avventura piratesca: Valleyknight è un romanzo di formazione, un trattato non detto sulla responsabilità, e un elogio sofferto al diritto di scegliere.

La protagonista, Raven è il cuore pulsante del romanzo. Giovane Cacciatrice cresciuta sulla nave volante “Vendetta”, vive costretta sotto la tutela ferrea e possessiva della Capitana Rosy de Terwin, una figura materna ambigua, tanto salvifica quanto oppressiva. Raven sogna la terraferma, il mondo là fuori, ma si ritrova prigioniera del cielo, della sua identità celata e di un passato che non ha scelto. Il conflitto interiore della protagonista – tra obbedienza e ribellione, tra amore e libertà, tra lealtà e consapevolezza morale – è il motore che alimenta l’intera narrazione, e viene raccontato con una voce narrante sincera, lucida, ironica e dolente al tempo stesso.

Il mondo costruito dall’autrice è uno dei punti di forza più evidenti del romanzo: un universo coerente, affascinante, abitato da aeronavi, pietre-di-luna, owlcat, taverne sotterranee e città fluttuanti. Sono ambienti nuovi, ma comunque famigliari se si hanno letto i libri precedenti.

Il tutto è descritto con un equilibrio ammirevole tra ricchezza visiva e senso del ritmo, evitando l’eccesso espositivo tipico di molta narrativa fantasy contemporanea. C’è una grande attenzione alla coerenza interna, ma anche un amore palpabile per i dettagli – dai piccoli rituali di bordo alla liturgia delle canzoni dei Cacciatori, fino agli odori delle spezie nei mercati di Valleyknight – che rendono questo universo narrativo profondamente vivido e credibile.

I riferimenti con il resto della saga ci sono, ma sono ben strutturati e, se non si sono letti gli altri libri non si ha il senso di lacuna, ma spinge ad andare a leggere il resto di Valleyknight World, incuriositi.

L'intreccio narrativo si sviluppa su un asse chiaro ma sorprendente: l’incontro con Kidd, l’infiltrazione tra i Pirati, e molti altri episodi che ometto per evitare di spoilerarvi troppo.

Raven. Il percorso dell’eroina è graduale, coerente, mai forzato: ogni conquista comporta una perdita, ogni scoperta una frattura. In questo senso, l’autrice è onesta con la sua protagonista: non le risparmia né il dolore, né il peso delle conseguenze.

I personaggi secondari arricchiscono la narrazione con personalità ben tratteggiate: la dolcezza silenziosa di Anthony, l’ironia di Julius, la durezza leale di Resha – la “nonna” non biologica ma spirituale – e soprattutto Kidd, due volti della stessa medaglia, incarnazione della contraddizione e dell’ambiguità. Anche Rosy, l’antagonista-madre, sfugge alla bidimensionalità: spietata, sì, ma umana, vulnerabile, ferita.
Il romanzo, in fondo, racconta di relazioni complicate e non risolte, dove l’amore si confonde col controllo e la protezione diventa gabbia.

Sul piano stilistico, la scrittura è agile, visiva, fortemente immersiva. L’uso della prima persona rende la voce di Raven onnipresente, quasi diaristica, ma mai eccessivamente adolescenziale. C’è freschezza nei dialoghi, ritmo nelle scene d’azione, e un uso dosato del monologo interiore che accompagna il lettore nel lento processo di emancipazione della protagonista.
A tratti, l’intensità emotiva viene un po' rallentata da alcune ripetizioni – soprattutto nei dialoghi conflittuali con Rosy – ma se per alcuni può essere visto un po' come un punto su cui soffermare la penna, a parer mio è perfetto per il target scelto dall'autrice. Giovani che si affacciano ai primi mondi degli adulti. Insomma, non ditemi che anche voi non vi siete incaponiti sui dialoghi conflittuali.
È coerente, giusto e se volete comunque segnarlo con una penna... rimango dell'idea che si tratta di peccati veniali in un’opera tanto ricca e stratificata.

Valleyknight: The Hunter and the Pirates è, in definitiva, un romanzo coraggioso e maturo, che non teme di toccare temi scomodi – l’abuso di potere, il trauma della guerra, la manipolazione psicologica – pur restando accessibile a un pubblico giovane.
È anche, e soprattutto, un grande romanzo sull’identità: sul bisogno di capire chi si è davvero, oltre ciò che ci è stato detto di essere.
La scelta di Raven, alla fine, non è solo la fuga dalla Vendetta, ma un atto d’amore verso sé stessa, il rifiuto di un destino imposto.

Con questo ultimo capitolo, Lisa chiude il suo ciclo narrativo con onore, lucidità e cuore. 
Un percorso di crescita professionale assolutamente invidiabile.
E lascia ai lettori una verità preziosa: che non esiste Vendetta più grande della libertà.

Complimenti, Lisa 

🤍Melanie

Data di pubblicazione: 15 giugno 2025 Genere: Distopico. Romance. Fantasy. Serie:   Storie della Nuova Era Lunghezza di stampa: ‎ 346 pagin...