mercoledì 23 febbraio 2022

🖤L'eredità di Christine

                      


  Autrice: Laura Usai
  Numero pagine:210
    Editore: Indipendently published 
       Data pubblicazione: 22 Marzo 2021

🖤🖤🖤🖤
                                                                               
                                                  

Trama:
Leaveland, 1872.
Nonostante siano trascorsi dodici mesi dalla scomparsa dei genitori, Christine non si è ancora abituata alla vita di campagna del Kent e sente nostalgia di Londra; l'occasione di tornare nella capitale si presenta sotto forma di una missiva da parte del suo legale.
Il signor Lawrence, l'uomo che da tempo occupa i suoi pensieri, si propone di accompagnarla.
La ragione dell'improvviso viaggio a Londra porta Christine a realizzare quanto poco conosca la sua famiglia. Ma il suo tentativo di dipanare i fili che avvolgono il misterioso passato dei genitori la condurrà alla scoperta di segreti dolorosi e verità sconcertanti. Nel frattempo, la presenza del Signor Lawrence si rivelerà sempre più determinante e Christine, pur di averlo al suo fianco, sceglierà di sfidare apertamente le rigide convenzioni dell'epoca.
    
                                      

Girovagando e alternando la libreria cartacea e quella virtuale, sono incappata più volte in questa trama.
Avete presente le sirene di Ulisse? Con il loro canto attiravano i poveri marinai.
Ecco, la trama è stata la mia sirena.
Ha richiamato più e più volte quel mio lato amante di "Nord e Sud" di Elizabeth Gaskell, di Jane Austen e alla fine ho ceduto, sono andata verso la mia sirena.
La storia è molto breve, ideale per staccare la spina per un paio di ore.
Il suo essere breve, però, non va confuso per "leggerezza".
In 200 pagine l'autrice ha delineato una bella storia, di epoca vittoriana, con uno stile di scrittura molto scorrevole, garbato e che ti fa avvicinare ai personaggi.
Rispecchia anche le caratteristiche del romanzo di formazione: la crescita del personaggio è evidente.
Si passa da un'adolescente ad una donna che si interessa della realtà che la circonda.
Ma, perchè il "ma" c'è....
è troppo breve. 
Troppo breve e sbrigativo.
Lo ripeto, non leggero, ma sbrigativo.
Sembra lo scheletro di un romanzo molto più ampio ma mai scritto.
Ecco il difetto de "L'eredità di Christine", secondo il mio personalissimo parere.
Avere tutte le carte in regole per essere paragonato a dei classici ma non aver avuto modo di sfruttarle.
I personaggi sono belli, ma troppo poco approfonditi.
La storia è bella, ma poco dilungata.
La società, la sottotrama, la si capisce, la si ama, ma sembra solo sfiorata, anche se ben chiara.
Ecco, è la sensazione dell'avvicinarsi ad una stanza meravigliosa, pronta ad ammirare tutti i suoi interni, per poi ritrovarsi la porta sbattuta in faccia appena il piede sfiora il varco.
Questo non vuol dire che il racconto sia da bocciare, non piaccia o altro.
Assolutamente.
E' proprio il suo essere bella a rendere bisognosi di quel qualcosa in più.

🖤
Erin


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